“Quando la critica è costruttiva può essere utile, ma quando è strumentale non serve a niente. I problemi affrontati nel decreto che ci apprestiamo a votare vengono da lontano e, se solo fossero stati presi in considerazione nel recente passato, non saremmo qui a dover intervenire con un decreto d’urgenza”. Così in Aula di palazzo Madama il senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, durante la dichiarazione di voto sul dl Giustizia. “Per noi – prosegue – l’urgenza è legata all’operatività e alla risoluzione dei problemi: ce l’ha dimostrato don Patriciello, ammettendo che non si aspettava a Caivano la presenza del presidente del Consiglio, dei ministri e che non si aspettava che dopo qualche giorno sarebbero arrivate anche le ruspe. Noi siamo il Governo del fare”. Il senatore di FdI conclude dunque che “piuttosto che assistere a critiche strumentali, mi sarebbe piaciuto confrontarmi nel merito dei provvedimenti di questo decreto”.