“Che questo governo non avesse a cuore i liberi professionisti era ormai acclarato, ma dopo la circolare n. 15 di sabato dell’Agenzia Entrate sul contributo a fondo perduto del dl Rilancio, posso affermare che questi sono oggetto di una vera e propria discriminazione come accaduto per i limiti reddituali nel sussidio previsto dal dl Cura Italia. Infatti, la circolare stabilisce che soltanto gli studi professionali più grandi, cioè quelli fino a 5 milioni di fatturato organizzati in società tra professionisti, potranno ottenere il contributo, mentre i tanti piccoli professionisti individuali saranno esclusi. Insomma, si è deciso di penalizzare maggiormente proprio i più deboli e quindi bisognosi di supporto. Veramente un ‘bel’ lavoro per una maggioranza, che ha ormai perso il contatto con la realtà, e pensa soltanto a pavoneggiarsi in eventi mediatici, mentre le Partite Iva ed i lavoratori del settore privato stanno ancora attendendo le promesse di marzo, dalla Cassa Integrazione ai prestiti Covid”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, coordinatore della Consulta Parlamentari Commercialisti.