“Il ‘decreto semplificazioni’ rischia di diventare il ‘decreto figuraccia’, con i due attori del governo che come ladri legislativi colti in fragranza, dovranno togliere la loro refurtiva elettorale dal treno del decreto di fronte all’altolà che sembra sia giunto dal più alto Colle, paralizzando nuovamente l’attività del Parlamento”. È quanto ha denunciato nel suo intervento il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, rilevando come questo decreto possa chiamarsi “complicazione” per il diluvio di norme inserite o anche “correzioni” perché mette “la toppa ad altri provvedimenti appena approvati, dalla tassazione Ires alle norme sugli NCC, dalla web tax alla rottamazione, o ancora più semplicemente ‘decreto Omnibus’, perché sono state inserite anche norme su Alitalia, Trivelle, Xylella, Autistrade, Durc, RcAuto, Farmacie, Idroelettrico, che in gran parte sono di ostacolo alle imprese produttive. Si può chiamare in tanti modi ma non certamente ‘semplificazioni’, salvo perseverare nella ‘truffa delle parole’ che caratterizza l’attività legislativa di questa maggioranza” conclude il senatore di FdI.