L’ex presidente americano ha ufficialmente lanciato la sua campagna presidenziale con uno spot che afferma: “Siamo un solo movimento. Un popolo, una famiglia e una gloriosa nazione sotto la guida di Dio. Quindi, con l’orgoglio americano nei nostri cuori e il coraggio americano che si agita nelle nostre anime, vi dico queste parole: renderemo gli Stati Uniti potenti di nuovo. Renderemo gli Stati Uniti ricchi di nuovo. Renderemo gli Stati Uniti forti di nuovo”. Inoltre, promette che il suo paese tornerà ad essere orgoglioso e sicuro. “Rendiamo gli Stati Uniti grandi di nuovo”, conclude il video con il suo più famoso slogan di campagna e anche di governo.
La produzione audiovisiva presenta immagini veloci di politici democratici e dei giornalisti più critici nei suoi confronti, mentre promette di combattere contro l’establishment, contrastare le “fake news”, rafforzare l’economia, il settore energetico e le forze armate ed inoltre garantire le frontiere.
Dopo la diffusione dello spot, Donald Trump ha ufficialmente lanciato la sua candidatura dallo Iowa, con due discorsi in cui ha promesso di vincere “per la terza volta”. In questo stato si terranno le assemblee elettorali il lunedì 15 gennaio, dando inizio alle primarie repubblicane in vista delle elezioni di novembre 2024, in cui probabilmente si troverà di nuovo a confrontarsi con Joe Biden, di cui ha detto che potrebbe provocare una terza guerra mondiale se fosse rieletto. Nonostante sia imputato in quattro cause penali, il famoso imprenditore ed ex presidente parlerà agli elettori per la prima volta dalla sua controversa uscita dalla Casa Bianca nel 2021.
Una vittoria del leader repubblicano potrebbe cambiare completamente la geopolitica mondiale. Ha dichiarato in numerose interviste che, se fosse nuovamente presidente, porrebbe immediatamente fine alla guerra tra Russia e Ucraina ed anche al conflitto in Medio Oriente. Quest’anno potrebbe essere fondamentale per una svol definitiva verso politiche conservatrici di destra per gli Stati Uniti e l’Europa, ricordando che a giugno si terranno le elezioni europee. Il vecchio continente e il paese americano affrontano gravi problemi legati all’immigrazione incontrollata, oltre all’aumento dei prezzi dell’energia e degli alimenti.
Riuscirà Donald Trump a imporsi nelle elezioni e a riportare la geopolitica mondiale alla stabilità che aveva prima della pandemia?
E’ impressionante come la maggiore democrazia del mondo (pardon: sarebbe l’India, ma è sufficiente avere più abitanti per essere considerati “maggiore”?) sia in lizza tra un vecchio instabile ed un bandito senza scrupoli e valori.
Sì certo: senza valori. Non basta fare sparate elettorali contro immigrati e ideologie antiamericane per incarnare i valori occidentali, e coprire una politica senza idee ma solo rivolta a tutelare propri interessi finanziari strumentalizzando gli istinti della parte più ignorante e autoritaria dell’elettorato.
Una sola domanda: in che modo Trump metterebbe fine subito alla guerra in Ucraina? Lo dica.
Credo che la risposta sia una sola: abbandonando l’Ucraina al suo aggressore.
Viva la libertà.
Il nostro Governo è diverso.
Il nostro Governo è ancora capace di riconoscere i Valori che hanno costruito il Risorgimento e la solidarietà internazionale contro ogni forma di aggressione da parte di dittature, che ritengono con la forza di avere anche la ragione.
Non hanno la ragione, e gli USA nell’ultima guerra hanno dimostrato che le democrazie potevano avere la ragione ma anche la forza, come sarebbe anche ora per l’occidente, se non coltivassimo al nostro interno ogni sorta di ciarlatani e traditori.
Con affetto
Alessandro
Devo ammettere di iniziare ad essere confuso.
Non ho più chiaro il concetto di cosa vuol dire essere di destra.
Vuol dire essere dei liberal-democratici, dei conservatori reazionari? Significa sostenere l’idea di uno stato democratico e parlamentare con elezioni periodiche? Si deve appoggiare la figura degli Stati Uniti come garanti di libertà, coca cola e Microsoft nel mondo?
Se è così allora già per me e per tutti quelli che la pensano come me è un problema.
Quando una persona si definisce di destra e poi dice di detestare Trump e lo paragona ad un delinquente, o non è propriamente di destra ed è più vicino a Lega e Forza Italia, oppure vuole che il mondo rimanga come è stato negli ultimi 40 anni, con i veri delinquenti alias i politici che continuano a fare i loro porci comodi, con un Bush o un Obama qualsiasi che ordinano agli altri di fare cosa sembra più utile a loro e con una manfrina di democrazia che a prescindere da destra o sinistra lasciano alla gente solo la libertà di spendere soldi.
Dunque, se Trump è un delinquente, allora sono felice di esserlo pure io.
Anzi, come disse il cantante dei Sex Pistols, John Lydon, grande sostenitore di Trump, “Donald Trump è l’ultimo vero punk nel mondo. Lui è l’unico che vuole rompere gli schemi e costruirne di nuovi”.
Nel passato gli unici che hanno tentato di distruggere i soliti schemi sono stati i grandi leader di destra. I nomi li conoscete e non c’è bisogno che ve li dica.
Ma non facciamo ridere.
Trump è un personaggio banditesco, privo di qualunque visione in politica interna ed estera.
Il fatto che contrasti alcune ideologie aberranti della sinistra americana, vedi wake e cancel culture, non è sufficiente a pensare che possa dare al suo Paese quella guida di cui ha bisogno.
La direzione politica del più grande Paese del mondo non può essere ridotta a battute o scazzottate, con fosse un film del – grande – John Wayne.
Povera America, in bilico tra un vecchio rimbesuito ed un bandito.
E poveri anche noi, con una America in queste mani non vedo niente di buono all’orizzonte.
Ah, quando c’era Reagan!
Con affetto.
Alessandro
Speriamo veramente che il Tycoon diventi di nuovo presidente.
Sono sicuro che per prima cosa prenderà a calci Netanyahu e Hamas.
Poi tirerà un pugno in testa a Zelenskji e Putin.
Infine rifilerà 4 schiaffoni ai burocrati di Bruxelles e non avrà pietà ne per le sinistre e ne per i liberal-democratici stile Forza Italia e Lega che fingono di essere di destra.
Vediamo e speriamo.