“Ritenere discriminatoria la scelta di un’associazione femminile di riservare l’iscrizione alle sole donne è una decisione interpretativa della Regione Emilia Romagna, tant’è che il caso dell’Udi ha suscitato scalpore e conquistato l’onore delle cronache da molti giorni: altre sezioni dell’Udi in altre regioni non sono incorse in problemi del genere. Non si capisce dunque come faccia la Regione a cercare di scaricare sul governo la responsabilità di aver esposto l’Unione Donne in Italia al rischio di essere cancellata dal Registro unico del terzo settore. In ogni caso, se proprio è a un provvedimento governativo che si vuole attribuire la responsabilità di questa discutibile interpretazione, ricordiamo che quel provvedimento è del 2017 quindi è al governo Gentiloni che bisognerebbe chiedere conto. Il governo Meloni ha sempre manifestato attenzione e sensibilità su questi temi, come dimostra l’interessamento della ministra Roccella al caso dell’Udi”.
Così Maddalena Morgante, parlamentare e responsabile del dipartimento famiglia di Fratelli d’Italia, replica all’assessore Barbara Lori della Regione Emilia Romagna.