“Apprezziamo la disponibilità dei vertici Sogei, ma trovo inaccettabile il fatto che Cristiano Cannarsa e Paolo Savini, rispettivamente amministratore delegato e presidente della società, nel corso dell’audizione in Commissione antimafia sul caso Striano che si è tenuta oggi, abbiano in pratica fatto scena muta alle mie domande riguardo la responsabilità dell’azienda, in merito alla vicenda ‘dossieraggio’. Ricordo che la Sogei è la società che gestisce i dati della Pa e gestisce uno dei programmi grazie a cui sono stati effettuati tutte le migliaia di accessi non autorizzati che il luogotenente Striano effettuava alle banche dati della Direzione nazionale Antimafia. Come è possibile che non si fossero accorti di quello che stava avvenendo? Non era proprio possibile controllare un flusso di dati così anomalo? Cannarsa e Savini ci hanno solo saputo rispondere che la Sogei non è padrona dei dati: vorremmo allora sapere di chi è la responsabilità di quanto è successo”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo in commissione bicamerale Antimafia Riccardo De Corato.