Nello scontro tra governo e magistratura con chi stanno gli italiani? A sciogliere il dubbio è un sondaggio targato Tecnè e presentato nella puntata di ieri sera di Cartabianca, su Rete4, che arriva sulla scia delle polemiche sul caso Almasri e l’iniziativa giudiziaria nei confronti della premier Giorgia Meloni, oltre che sugli stop dei giudici ai centri per i migranti in Albania. Ebbene, cosa emerge dal sondaggio nella trasmissione di Bianca Berlinguer? La prima domanda è secca: ha fiducia nella magistratura? Solo il 39% degli intervistati risponde di sì dando un giudizio da 6 a 10 alle toghe. Per il 50% degli intervistati, un italiano su due, una sonora bocciatura e sfiducia per i giudici.
La seconda domanda è altrettanto secca: chi ha ragione tra Giorgia Meloni e i magistrati? Per il 42% degli intervistati non ci sono dubbi, la ragione è dalla parte della leader di Fratelli d’Italia. È d’accordo con le toghe il 39%.
Il tema è stato a lungo dibattuto nella puntata del talk show Mediaset. Uno davanti all’altro c’erano l’avvocato Luigi Li Gotti, l’uomo che ha denunciato il governo sul caso Almasri, e il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
“Se il presidente del Consiglio”, afferma Li Gotti, “avesse invocato il segreto di Stato non sarebbe successo nulla. Il presidente del Consiglio ha fatto un video per dire che il governo non c’entrava nulla e che il generale è stato rimandato in Libia per decisione dei magistrati”. Tesi respinta da Donzelli: “Una volta scarcerato il governo italiano ha fatto benissimo a non lasciare libero Almasri. L’Italia deve tenere i rapporti internazionali con chiunque, gli Stati Uniti hanno la pena di morte quindi non dialoghiamo più anche con loro?”