Ha un nome quasi impronunciabile, Annegret Kramp-Karrenbauer, un look non proprio accattivante, che la fa sembrare una signorina Rottermeier dei giorni nostri, ma anche un’intelligenza pronta e una notevolissima capacità negoziale, ed è comunque lei, la “delfina” di Angela la donna destinata a sostituire la Merkel come capo della CDU.
E’ un altro risultato memorabile quello della cancelliera tedesca, riconosciuto con un applauso di diversi minuti quando il candidato perdente al congresso, Friedrich Merz, è tornato sul podio per ringraziare e incoraggiare il sostegno a Annegret Kramp- Karrenbauer che se ne stava lì, in disparte sul palcoscenico di questa convenzione del partito ad Amburgo, quasi incredula di quello che le era appena capitato.
56 anni, famiglia cattolica, padre insegnante e preside, Anne vede la luce nella piccola città di Völklingen sul fiume Saar, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Da bambina dicono che volesse fare l’ostetrica o, in subordine, l’insegnante di scuola ma nel 1984 si ritrovò a studiare Scienze politiche e giurisprudenza. Prima donna a ricoprire la carica di ministro per gli affari interni nel governo del primo ministro Peter Müller, fece anche parte della delegazione che si occupò nel 2009 di formare un governo CDU-CSU. Nel gennaio 2011 AKK è scelta per succedere a Müller che viene nominato alla Corte Costituzionale. A livello nazionale, Kramp-Karrenbauer è stata anche commissario della Repubblica federale di Germania per gli affari culturali ai sensi del trattato sulla cooperazione franco-tedesca tra il 2011 e il 2014. Ha partecipato anche ai negoziati per un quarto governo di coalizione sotto la Merkel e ha guidato il gruppo di lavoro sulle politiche dell’istruzione. Nel febbraio 2018, Angela Merkel ha nominato la Kramp-Karrenbauer nuovo segretario generale della CDU. In questa carica, Anne ha gestito il partito e ha supervisionato le campagne elettorali. Il 26 febbraio 2018 è stata eletto segretario generale alla conferenza del partito CDU, con il 98,87% dei voti dei delegati.
Infine, venerdì scorso – 7 dicembre 2018 – arriva la consacrazione assoluta: con 517 voti su 999, Anne raggiunge la leadership della Democrazia Cristiana tedesca sotto lo sguardo benevolo della sua mentore Angela Merkel, che lascia dopo 18 anni.
Nell’ultima sfida prima della vittoria, in questo congresso di Amburgo, Anne ha tenuto un discorso combattivo, molto più incisivo di quello dei suoi due sfidanti alla presidenza del partito, come ha dimostrato l’intensità dell’applauso che ha ricevuto. “Questo è un momento speciale per me”, ha detto la nuova presidente del partito. “Quando mi sono avvicinata al partito, nel 1981, non ci pensavo proprio, semplicemente ero attratta dalle idee della CDU”. Idee che ha continuato a perseguire fino ad arrivare a ottenere il 98,87% di preferenze quando è stata eletta segretario generale del partito nel febbraio scorso. Oggi, per guadagnarsi la presidenza, si è dovuta accontentare di un risicato 52% nei confronti del suo avversario più quotato, Friedrich Merz che, a differenza di AKK, sosteneva una politica più rigida nei confronti dei migranti.