“Occorre fare la massima chiarezza sul troppo spesso dimenticato attentato del 1982 alla sinagoga di Roma, la più grande d’Europa. Lo si deve non solo alla memoria di Stefano Gaj Taché, che quel giorno fu ucciso all’età di 2 anni e ai quaranta feriti, tra cui diversi gravemente come il fratello Gadiel, ma anche alla sicurezza e al prestigio della nostra nazione. I colpevoli sono rimasti impuniti e ci sono ombre su troppi fatti di quel periodo. Quanto scritto dal Riformista non può essere lasciato cadere ma deve essere occasione per conoscere meglio i fatti, tanto più che il pericolo del terrorismo, nonostante il tanto tempo passato, è purtroppo molto attuale”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.