C’è una finestra temporale ben precisa all’interno della quale gli stati della UE potranno decidere il momento delle elezioni. Si tratta di tre giorni, dal 23 al 26 di maggio, e l’Italia ha scelto di andare alle urne proprio domenica 26, dalle 7 della mattina alle 23,00 orario di chiusura dei seggi e inizio delle operazioni di spoglio, che però, a differenza dei momenti di voto, saranno simultanee in tutta l’Unione europea.
Il voto si rivolge dunque a tutti e 28 gli stati dell’Unione, e di conseguenza agli oltre 400milioni di cittadini che ci vivono. Si è chiamati ad eleggere i 751 rappresentanti, distribuiti proporzionalmente su base nazionale. Quindi, con i suoi 82milioni di abitanti, è la Germania il paese destinato ad eleggere più rappresentanti – per la precisione 82 – mentre la piccola Malta, con i suoi 400mila abitanti elegge solo 6 rappresentanti. Quella di quest’anno è la nona consultazione elettorale all’interno della UE. Si iniziò il 10 giugno del 1979, quando vennero eletti i 410 membri dell’Europarlamento di quella che allora si chiamava Comunità europea. Ma a dare retta ai vari commentatori politici, sembra proprio che questa tornata elettorale abbia una particolare importanza, forse determinata da un certo “scollamento”, se così lo possiamo definire, tra i vari stati, dal fatto che la Gran Bretagna, sebbene partecipi al voto è nel bel mezzo della Brexit, e non ultimo dalla nascita e dalla notevole crescita all’interno di quasi tutti i 28 paesi di partiti sovranisti, che riconoscono all’UE specifiche competenze ma non tutte le competenze. Si attengono i sovranisti a un modello federale, con i vari stati ad occuparsi delle questioni interne, rimettendo all’Unione i grandi temi, come possono essere una politica estera unitaria, attualmente inesistente. Alla luce di tutto ciò, sarà interessante scoprire se la storica alleanza tra PPE (partito popolare) e i Socialisti avrà ancora i numeri per governare l’Europa, oppure i succitati sovranisti avranno abbastanza voti per cambiare le cose, come noi auspichiamo da tempo, se davvero vogliamo un’Europa dei popoli e non dei banchieri e degli speculatori.
Quest’anno il corpo elettorale italiano, è composto da 51.073.042 cittadini, di cui 24,714.762 uomini e 26.328.280 donne. Da noi, a norma dell’articolo 48 della Costituzione, il voto è un diritto dovere, mentre in altri paesi europei votare è addirittura un obbligo. Sia come sia, nessuno dovrebbe sottrarsi al voto, se non altro perché non partecipando perde anche il diritto di criticare chi alla fine verrà eletto. Votare per un cittadino è anche un’assunzione di responsabilità: troppo facile poi sostenere che “tanto sono tutti uguali”. Una frase stupida, un fragile paravento alla propria mancanza di senso civico.
Perciò, vi ricordiamo anche che in alcuni comuni italiani, e in Piemonte, la data del 26 di Maggio è un election day, in pratica 3.621.796 cittadini sono chiamati a votare per il Consiglio regionale piemontese, mentre 16.108.752 italiani sceglieranno anche il sindaco in 3.437 comuni fino ai 15mila abitanti e in 221 comuni oltre i 15 abitanti. Per votare, come al solito, è necessario presentare l’apposita scheda elettorale e un documento d’identità valido. Gli uffici comunali saranno aperti tutto il giorno anche domenica 26 per rilasciare eventuali schede elettorali a chi ne fosse sprovvisto.
Nelle elezioni europee, l’Italia appare divisa in 5 circoscrizioni, in ognuna delle quali è possibile votare fino a 3 preferenze, purché non siano tutte dello stesso sesso, pena l’annullamento delle stesse. Per esprimere la preferenza accanto al simbolo di Fratelli d’Italia, che dovrà essere barrato, bisognerà scrivere il nome dei propri rappresentanti prescelti. Vi ricordiamo che Giorgia Meloni è capolista in tutte le circoscrizioni.
I seggi attribuiti all’Italia all’interno del Parlamento europeo, sono ripartiti su base nazionale con metodo proporzionale dei quozienti interi e più alti resti. In tutto i seggi a nostra disposizione sono 72. I partiti che potranno ambire ad occuparli dovranno superare la soglia del 4%.
Esiste la possibilità di votare anche per i cittadini italiani residenti all’estero. Per questo li esortiamo se ancora non l’hanno ancora fatto a prendere informazioni presso consolati e le nostre ambasciate nel mondo. Per chi dovrà viaggiare per recarsi nel proprio ufficio elettorale, le Ferrovie dello Stato hanno previsto delle agevolazioni che potrete trovare anche sul loro sito.
Detto ciò, non resta che ricordarvi questa pubblicazione online sostiene le posizioni sovraniste della destra patriottica di Fratelli d’Italia, unico partito che non ha mai accettato compromessi con gli avversari puntando sempre a mantenere alto il nome dell’Italia in Europa e nel mondo. Mai sudditi!