Nella suggestiva location del Parlamento di Bucarest oggi George Simion ha tenuto una significativa conferenza stampa, cogliendo l’occasione per parlare alla stampa locale e internazionale a poche ore dalla chiusura del voto che potrebbe determinare la sua elezione a Presidente della Repubblica di Romania.
Il candidato conservatore ha parlato chiaro: “Ciò che voglio per la Romania è che torni la democrazia e la correttezza”.
Simion ha sottolineato che è fondamentale agire, ora più che mai, affinché il voto dei cittadini romeni venga rispettato e affinché le azioni di voto si svolgano in maniera giusta. “Abbiamo istituito un numero verde su whatsapp a cui inviare possibili illeciti constatati nei seggi. I cittadini romeni potranno scrivere a questo numero per denunciare possibili frodi”, ha infatti annunciato, ribadendo così il suo impegno concreto nel far sì che le elezioni “proseguano in maniera corretta e trasparente”.
Perché, finora – drammaticamente- così non è stato. “Abbiamo scoperto che milioni di persone, che stando ai registri pubblici sono decedute, risulta invece che siano andate a votare. Anche nel primo turno. Una cosa mai vista prima”, ha dichiarato Simion. “Abbiamo già informato le autorità competenti di tutto ciò”, ha fatto presente, “Ma ancora non abbiamo ricevuto alcun riscontro”.
La situazione è complessa e confusa anche sul fronte della comunicazione, dal momento che il suo sfidante, Nicusor Dan, proprio nel giorno di silenzio elettorale ha proseguito nella sua campagna elettorale utilizzando i canali social, sostenuto ovviamente da una gran fetta della sinistra che millantando democrazia ha però di fatto abusato delle regole attualmente in vigore.
“Io rispetto la legge ed è per questo che ieri ho preso la decisione di disattivare i miei account sui social media”, è stata la risposta del candidato di AUR, che ha altresì tenuto a specificare: “Ho preso questa decisione perché tengo alla nostra democrazia. Al contrario di chi continua a fare certi giochetti per accaparrarsi qualche voto”.
“Siamo pronti per questa nuova sfida e per restaurare la democrazia”, ha concluso Simion, lanciando infine un messaggio importante al proprio Paese: “Da Presidente agirò perché l’umiliazione subita dal popolo romeno non si ripeta mai più. Siamo pronti a guidare questa Nazione e a ridare la speranza ai cittadini, nel futuro e nella democrazia”.