«Il consigliere Tavernise mi dà l’occasione di rivendicare non promesse o buone intenzioni, ma gli interventi concreti che il governo Meloni sta mettendo in campo per affrontare l’emergenza carceri, che come è evidente deriva da decenni di scarsa attenzione dei precedenti governi. E infatti, grazie anche allo straordinario impegno del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, stiamo intervenendo da un lato con un massiccio piano di assunzioni nella Polizia penitenziaria e di acquisto di equipaggiamenti, dall’altro con l’aumento della capacità detentiva dei nostri istituti, investendo 255 milioni sull’edilizia penitenziaria. Basti pensare all’importante sblocco – grazie all’intervento dei sottosegretari Delmastro e Galeazzo Bignami – dei 166 milioni di euro per l’edilizia penitenziaria fermi da 15 anni al Ministero delle Infrastrutture. Quello del governo Meloni è un impegno senza precedenti sui fronti del sovraffollamento delle carceri e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che richiede come è evidente tempi per la formazione del personale e per la realizzazione degli interventi. Certo, non è facile porre rimedio a cinque anni di disastri a 5 stelle, ma questo governo lavora a pieno ritmo fin dal suo insediamento per recuperare il tempo perduto. Per quanto riguarda la Casa di reclusione di Rossano non è stato solo garantito l’arrivo del nuovo direttore e l’incremento di 10 unità già assegnate con il 179° e il 180° corso, ma anche un incremento di 13 ulteriori unità previsto con le assegnazioni del 181° corso collegate al piano di mobilità Tra maggio e luglio, inoltre, anche Rossano rientrerà nella distribuzione di oltre 2.100 unità prevista dal nostro governo. Sempre per garantire la sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario di Rossano, sono stati inoltre eseguiti nell’ultimo anno lavori di manutenzione ordinaria da parte della Mof e del Provveditorato, ma soprattutto è stata effettuata la gara per l’implementazione dell’impianto di videosorveglianza, e a breve inizieranno i lavori. Naturalmente anche questa mole di interventi – per i quali c’è stata anche la costante attenzione del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e dei parlamentari di Fdi – non può azzerare le situazioni di tensione e i rischi di aggressione ai danni del personale, ma nessuno più di questo governo ha realizzato così tanto per garantire la sicurezza negli istituti detentivi. Certo non chi oggi propone soluzioni dopo essere stato in buona parte causa del problema».