“Dall’assessore Saccardi solo risposte evasive, servono soluzioni concrete a difesa dell’agricoltura”. Così i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri, e Lega, Marco Casucci, commentano la risposta della Regione e dell’assessore Saccardi all’interrogazione che avevano presentato in merito ai danni all’agricoltura provocati dagli ungulati, soprattutto cinghiali, nell’area toscana della Riserva Naturale Sasso di Simone, in Valtiberina.
“Prendiamo atto della lontananza dell’assessore Saccardi da quella che è la realtà dell’agricoltura toscana, in particolare della Valtiberina. Dopo aver rovinato la sanità toscana, l’assessore rischia di mettere in ginocchio anche l’agricoltura regionale! Avevamo chiesto di potenziare l’attività di controllo e contenimento degli ungulati all’interno della Riserva Naturale Sasso di Simone per tutelare un agroecosistema fondamentale per il valore ambientale, le produzioni agricole, l’indotto economico, il richiamo turistico -ricorda il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Veneri- La situazione ci era stata segnalata durante un incontro organizzato da Coldiretti a Sestino: prima di presentare l’interrogazione, infatti, abbiamo fatto vari incontri con gli agricoltori della zona che ci hanno spiegato le problematiche reali. Forse, i nostri amministratori di maggioranza dovrebbero avere l’umiltà di ascoltare e di attivarsi velocemente per risolvere i problemi. Sembra che la Regione non faccia i sopralluoghi da anni nonostante le denunce presentate dal mondo agricolo. Questo sottolinea la distanza della politica di governo regionale dalla realtà produttiva rurale: la Regione fa annunci e promesse ma di fatto ha abbandonato il mondo dell’agricoltura, un settore strategico dal punto di vista economico, sociale, di presidio del territorio”.
“Servono soluzioni concrete per limitare la proliferazione degli ungulati, soprattutto cinghiali, che stanno provocando enormi danni all’agricoltura in Valtiberina in particolare nell’area toscana della Riserva Naturale Sasso di Simone. La Regione deve agire rapidamente raccogliendo il grido d’allarme che arriva dal territorio di Sestino, da troppo in attesa di interventi reali. Un grido d’allarme che arriva anche dall’amministrazione comunale di Sestino, come da tutti gli altri comuni montani” sottolinea il consigliere regionale della Lega Casucci.