Energia. Caretta (FdI), rinuncia dello Stato a introiti derivanti da rincari bollette sia primo segnale di aiuto alle imprese

“A Renzi, Conte e Letta bisogna riconoscere che non manca il coraggio, perché sicuramente ne hanno dovuto avere parecchio presentandosi nei nostri territori e nelle nostre aziende. Durante la passerella che hanno fatto a Vicenza e nel Veneto hanno fatto a gara a chi faceva più promesse elettorali, ma hanno dimenticato di spiegare perché, con loro al governo, ci ritroviamo ora in questa situazione drammatica. Ci vuole veramente una faccia tosta, come solo loro sanno avere, per non assumersi la responsabilità della situazione attuale e soprattutto bisogna essere completamente ignari della realtà per continuare a proporre le solite ricette fatte di slogan e utopie a lavoratori e imprenditori che, ogni giorno, devono fare i conti con l’ipotesi sempre più concreta di perdere il lavoro. Il “trio delle meraviglie” ha forse spiegato come intendono superare la crisi energetica in cui si dibatte il nostro tessuto imprenditoriale? Ovviamente no e non si spiegherebbe perché avendo delle soluzioni non le abbiano adottate mentre sono stati al governo. In orgogliosa solitudine, dall’opposizione, noi di Fratelli d’Italia abbiamo chiesto al governo di frenare i rialzi continui delle bollette energetiche, ma siamo rimasti inascoltati anche su proposte semplici e di facile attuazione, quali la rinuncia da parte dello Stato agli introiti derivanti dall’aumento delle bollette. Già questo basterebbe per dare un primo aiuto concreto alle aziende e ai cittadini nell’affrontare una situazione emergenziale in cui economia e posti di lavoro non si salvano con gli slogan, ma con risposte serie e adeguate al momento che stiamo vivendo. Un concetto forse troppo concreto per chi come Letta, Conte e Renzi campa di utopie”.
E’ quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia.

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