“Il caso Englaro torna mestamente alla cronaca con una sentenza della Corte dei Conti che condanna l’ex direttore generale della regione Lombardia Lucchina a risarcire il padre di Eluana di 175.000 euro. Eluana fu trasferita dalla Lombardia in Friuli e lì purtroppo morì. Perché la Corte dei Conti condanna a questo risarcimento? Solo perché il dirigente, obbedendo alla sua coscienza, non diede l’autorizzazione a spegnere i macchinari che tenevano in vita la povera ragazza? Riteniamo questa sentenza sbagliata e crudele perché non si può imporre a nessuno, tantomeno con precedenti di ammende pesantissime, di fare qualcosa contro la propria volontà”. Lo ha detto Maddalena Morgante, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Famiglia e Valori non negoziabili del partito.