Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo 12 anni di lontananza dall’ Egitto, tornerà a confrontarsi con il suo omologo, Abdel Al Sisi, il giorno 14 Febbraio.
Gli interscambi diplomatici tra i due paesi, si sono infatti interrotti nel 2013, dopo il colpo di stato che ha sostituito al potere i “Fratelli Musulmani”, rimpiazzati dall’attuale Presidente Al Sisi.
Il disgelo sta avvenendo proprio durante la crisi mediorientale, che ha portato all’escalation del conflitto tra Israele e Palestina dopo i fatti del 7 Ottobre.
Secondo quanto riportato dal Presidente turco, Hakan Fidan, il governo di Ankara sarebbe anche pronto ad esportare i suoi droni Tb2 Bayraktar in Egitto: chiaramente, dietro al riavvicinamento dei due Capi di stato, c’è anche un ovvio interesse economico e commerciale.
Molti dei civili reduci provenienti dalla Striscia di Gaza, sono ultimamente transitati attraverso il Valico di Rafah, per raggiungere la Turchia.
Erdogan si sarebbe già dimostrato disponibile a tutti gli effetti per accogliere quanti più rifugiati possibili, rafforzando il sostegno nei confronti della popolazione palestinese colpita dalla guerra in continuo sviluppo.
Sia Erdogan che Al Sisi, negli ultimi anni, hanno tuttavia mantenuto dei rapporti tutt’altro che conflittuali, stringendosi la mano poco prima dell’inizio della competizione calcistica mondiale, ma anche in un vertice a Riyad, verificatosi a novembre 2023.
Insomma, sembra che Turchia ed Egitto abbiano molti interessi in comune: tuttavia, bisognerà aspettare il 14 febbraio per comprendere completamente la natura dei nuovi asset strategici tra i due paesi.