ESCLUSIVO. Simulazione Elettorale Politiche: Giallorossi perdenti anche se si presentano uniti

Sono successe tante cose nelle ultime settimane sulla scena politica come un nuovo governo privo di consenso popolare o le scissioni in Forza Italia e Partito Democratico ma invece di guardare al passato è interessante vedere quali possano essere gli scenari di riferimento per il futuro prossimo visto che ci aspettano a breve le Regionali in Umbria, Emilia Romagna e Calabria e, speriamo,  poco più tardi, le Politiche.

Il Partito Democratico ha proposto liste comuni Giallorosse, pur di battere i sovranisti e, Di Maio ha sostanzialmente confermato tale ipotesi. Sappiamo bene quanto in politica, quando si parla di alleanze quasi mai uno più uno fa due e, sentendo i malumori della base grillina, viene il sospetto che in  questo caso uno più uno può fare al massimo uno e mezzo, ma partendo dalle ultime europee ed riparametrando i risultati locali in base agli ultimi sondaggi (Winpoll del 16/09 e SWG del 17/09), possiamo provare a simulare quanto potrebbe succedere nei prossimi appuntamenti elettorali.

Come scenario di riferimento considereremo  sostanzialmente l’esistenza di due poli, da una parte Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (considerando la nuova formazione di Toti  inclusa in questi numeri) e dall’altra parte l’attuale compagine di governo composta da Partito Democratico, Movimento 5 stelle e Leu, aggiungendo anche +Europa e SVP. Anche qui il nuovo partito di Renzi viene considerato come parte dei voti del Partito Democratico.

In altre parole parliamo di una coalizione di Centro destra contro un’accozzaglia di partiti che in comune hanno solo la volontà di non far vincere quello che rappresenta chiaramente il sentimento dominante nel Paese. Giusto per coloro che hanno una memoria un più labile, ricordo come andò l’ultima volta che una coalizione  si presentò senza comunione d’intenti e di programma, con l’unico obiettivo di far perdere la coalizione opposta. Parliamo del  2006, vinse L’Ulivo di Prodi per 25mila voti alla camera, ma la litigiosità di una coalizione con una solida maggioranza portò a nuove elezioni solo due anni dopo.

Ma veniamo ai risultati partendo dalle Politiche alla Camera.  Con l’attuale legge elettorale il centro destra otterrebbe il 320 dei 630 seggi contro i 310 dei GialloRossi. Per quanto riguarda i seggi maggioritari si avrebbe un sostanziale pareggio tra coalizioni (117 a 115) con la seguente ripartizione territoriale.

Al Senato il Centro Destra avrebbe una maggioranza molto più significativa potendo contare su 169 seggi su 315 contro i 146 dei GialloRossi.  Il vantaggio nei seggi maggioritari sarebbe di 14 seggi con 65 seggi a 51 con la seguente ripartizione territoriale:

 

Si parla di una possibile revisione della legge elettorale in senso proporzionale. Sembra l’uovo i Colombo dei GialloRossi per impedire che il Centro destra possa governare in futuro. A vedere i risultati della simulazione, non escluderei che il governo mandi velocemente in soffitta tale progetto. Infatti i risultati sarebbero ancora più favorevoli al Centro Destra. Alla Camera il Centro Destra raccoglierebbe 341 seggi. Ho assunto un sistema come quello delle Europee con  sbarramento però al 3%, come nell’attuale legge elettorale.

La distribuzione dei seggi sarebbe la seguente:

 

Al Senato invece, considerando il proporzionale sui risultati di ogni regione il Centro destra guadagnerebbe  170 seggi, su 315, contro i 145 dei GialloRossi supponendo una equiripartizione dei seggi esteri. La distribuzione tra i partiti sarebbe la seguente per i seggi della circoscrizione italia:

 

Per quanto riguarda le regionali, in Umbria anche con un’alleanza “civica” tra 5 stelle e PD, il centro destra non avrebbe problemi a vincere.  In Emilia Romagna, i GialloRossi potrebbero contare su un relativo vantaggio anche se sono ancora da valutare gli effetti finali dell’alleanza, mentre in Calabria la situazione sarebbe estremamente in bilico con pochi voti di differenza tra coalizioni: la scelta del giusto candidato sarebbe quindi particolarmente importante.

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