Gli Exit-poll delle elezioni portoghesi dimostrano la scarsa fiducia popolare nei confronti della sinistra, anche considerando gli scandali che hanno portato Antonio Costa alle dimissioni.
Nel frattempo, la coalizione del centro-destra conquista la maggioranza dei seggi, dimostrandosi una valida alternativa per tutti coloro che hanno la speranza di vedere un cambiamento in ambito nazionale ed europeo.
Il “Chega”, partito nazionalista portoghese, ha conquistato il 18% alle elezioni nazionali, rispetto al 7% dell’anno 2022: sembra che l’apprezzamento nei confronti del partito di André Ventura e del suo entourage, stia crescendo in maniera esponenziale, complice anche una campagna elettorale ed un paino che sembra aver compreso le esigenze dei cittadini.
Sebbene non sia il primo partito, Chega è sicuramente il vincitore morale di questa competizione elettorale: il programma di Ventura conquista la fiducia dei giovani, tra i punti cardine è possibile trovare un’attenzione peculiare alle politiche giovanili, in particolare gli aiuti per finanziare gli studi ed acquistare la prima casa. Tra gli altri impegni, nella lista c’è quello sulla lotta all’immigrazione massiva in Portogallo, aumentata esponenzialmente negli ultimi 5 anni.
Santos, leader dei socialisti, ha dichiarato la propria sconfitta, sebbene manchino i voti dall’estero per conferire 4 dei 230 seggi disponibili nel Parlamento portoghese.
Nonostante Luis Montenegro, leader conservatore, non fosse inizialmente motivato ad impostare un’alleanza futura con Ventura, sarà necessario considerare le possibili alternative per formare un nuovo governo, anche e soprattutto alla luce dei risultati favorevoli per le due liste vincitrici: Chega ed Alleanza Democratica, potrebbero costituire una maggioranza parlamentare piuttosto stabile, relegando ai margini gli ormai sconfitti socialisti, evidentemente traditi dalla mancanza di credibilità.
Ora non resta che attendere il dialogo tra le forze in campo, mentre l’Europa vede nuovamente il trionfo delle destre negli ambiti nazionali, un’indicazione che potrebbe segnalare un cambio di rotta anche per le imminenti elezioni europee di Giugno.