Si era parlato per mesi di questa nuova Lega sovranista e nazionale che vedeva in Salvini aspirante Premier la guida illuminata che ha portato gli ex adoratori del dio Pò a sventolare la bandiera tricolore, in molti casi con malcelata insofferenza.
Eppure la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania è tornata, come si evince dagli atti depositati da Matteo Salvini in vista delle Elezioni Europee e pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.
Infatti, nella sezione dove vengono pubblicati i simboli, i mandanti al deposito e gli statuti o le dichiarazioni di trasparenza corrispondenti, dei partiti, dei movimenti o dei gruppi politici organizzati e le liste di candidati, la Lega presenta ben due statuti.
Il primo è depositato da Matteo Salvini è quello della gloriosa Lega Nord dei tempi di “Roma Ladrona”, del Senatùr Umberto Bossi e di Matteo che cantava cori contro i napoletani. Il secondo, invece è stato depositato dall’on. Centemero e fa riferimento alla sovrastruttura chiamata Lega per Salvini Premier che dovrebbe aggregare i sostenitori del vicepremier in tutta Italia. Doppio statuto per un problema di firme? Inghippo burocratico?
Fatto sta che la Lega Nord dimostra ancora oggi con atti formali di non essere mai stata archiviata definitivamente, anzi ci sono anche gli atti politici.
Non è un caso, infatti, che la Lega Nord per l’ indipendenza della Padania sia contraria a dare più risorse e più poteri alla Capitale d’Italia. L’odiata Roma… o no?
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