Europee, errori e ritardi negli scrutini delle schede: la figuraccia di Gualtieri in eurovisione

63.827 sezioni scrutinate su 63.905 sezioni totali. È questa la situazione a tre giorni dalla chiusura delle urne di questa ultima tornata elettorale. Ne mancano 78 all’appello, tutte appartenenti al Comune di Roma. Un ritardo dovuto a incongruenze nei dati e che – il caso nel caso – aveva portato Marco Tarquinio in bilico per la sua elezione europea nelle file del PD. Ma almeno su questo l’allarme sembra essere rientrato e l’ex direttore dell’Avvenire pare aver superato questo ostacolo, trovando accesso al Parlamento europeo. Tuttavia, pare essere ancora tutto in bilico, tant’è che su Eligendo, il portale ufficiale del Ministero dell’Interno sui dati elettorali, compare ancora l’avvertenza per gli utenti: “Il riparto dei seggi operato su questa piattaforma è da ritenersi ufficioso e provvisorio anche per la mancanza dei risultati di 78 sezioni della Circoscrizione III. Lo scrutinio di tali sezioni sarà effettuato dai competenti Uffici elettorali provinciali”. Un ritardo che pone la nostra Nazione sulla comunicazione a Bruxelles dei 76 nuovi europarlamentari che spettano all’Italia.

Incongruenze e disagi

Una situazione denunciata su X anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto: “L’Italia è l’unica nazione in Europa che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio per le elezioni europee e che quindi non ha ancora individuato il numero di parlamentari eletti per ogni forza politica. Il tutto grazie al blocco di alcune sezioni di Roma che pare dovuto ad un problema del sistema informatico della città. Ora – ha aggiunto poi il ministro Crosetto –, su decisione dei presidenti dei seggi, 78 sezioni sono finite in Tribunale. In 82 sezioni sono dovuti intervenire funzionari direttamente dal ministero dell’Interno. Sta di fatto che non avremo i risultati definitivi per colpa della disorganizzazione di un comune. Una cosa vergognosa ed impossibile da spiegare al mondo”. A quanto pare, infatti, le informazioni riportate sui plichi nei quali sono state rinchiuse le schede elettorali, sarebbero illeggibili o con diverse anomalie, come la presenza di più voti rispetto ai votanti. Incongruenze che portano Roma a essere l’ultima (e l’unica) città rimasta indietro negli scrutini. L’unica in tutta Europa. Non un bellissimo primato, che porta il sindaco Gualtieri a proporre “un’indagine interna”. Poca cosa rispetto a questo episodio, solo l’ultimo di una serie di disservizi che i cittadini della Capitale hanno dovuto subire nelle ultime ore: si aggiungano pure code interminabili per la nomina a presidente di seggio, mancanza di scrutatori, ritardi nelle consegne delle schede elettorali e gravi disservizi per gli studenti fuorisede.

Figuraccia in eurovisione

Tuttavia, l’idea del Campidoglio è stata quella di rispondere alle parole del ministro Crosetto: “Si è confuso un problema informatico con un problema elettorale. Se lo spoglio non si fosse concluso, il Tribunale di Roma non si sarebbe potuto insediare per riconteggiare le schede. Le affermazioni del ministro sono false e fuori luogo. È assurdo che i ministri non sappiano cosa succede realmente all’interno dei seggi”: questo il lamento dell’assessore alle Politiche del Personale di Roma Andrea Catarci. Ma la verità è che Roma va incontro all’ennesima figuraccia sul suo conto per via di un’amministrazione inadeguata. “Quanto accaduto a Roma in occasione delle elezioni Europee – ha spiegato il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo – non è giustificabile in alcun modo. Le elezioni Europee sono una vetrina internazionale e non è accettabile che Roma venga ridicolizzata, anche in un momento come questo, per i ritardi negli inserimenti dovuti a problemi del sistema informatico, senza contare quelli nella regolare costituzione dei seggi. Le scuse dell’assessore Catarci, al quale si sarebbe comunque dovuto unire il Sindaco Gualtieri in prima persona, devono essere accompagnate da una relazione su quanto avvenuto e da conseguenti decisioni dell’amministrazione capitolina. Non è possibile – ha concluso De Priamo – fare questa figura in eurovisione”.

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La Redazione de La Voce del Patriota

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