“Ogni volta che si parla di politica estera il centrodestra è sempre stato compatto, mentre il centrosinistra ha invece votato a scacchiera. Non si può pensare di essere alternativi quando non si va d’accordo nemmeno nella stessa coalizione. Tutti gli osservatori politici, anche quelli non benevoli con il governo, dicono che il presidente Meloni ha fatto acquistare all’Italia una centralità in Europa mai avuta prima. E’ evidente che essendoci le elezioni europee, che adottano un sistema di votazione proporzionale, ogni forza politica legittimamente cerchi di evidenziare il proprio ruolo. Per quanto riguarda l’elezione del Presidente della Commissione Europea, quando si dovrà votare saranno chiuse le urne e si saprà la tendenza degli elettori europei, che chiaramente varierà da Nazione a Nazione. Servirà quindi un’opera di coesione per arrivare alla scelta di una presidenza condivisa. La vera sfida, a mio avviso, è quella di dire che si sta in un’Europa che però deve cambiare, come detto anche da Ursula Von der Leyen che chiede una Commissione e un Parlamento che vadano oltre i perimetri entro i quali fini ad oggi è stata “chiusa” l’Europa”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ospite di Skytg24.