“Si procede a tamburo battente sulla complessa questione ex-Ilva. Mentre le imprese dell’indotto cominciano a ricevere i primi bonifici, si pensa ovviamente al futuro di questo importante impianto siderurgico. Chiuso il rapporto con Arcelor Mittal, instaurato all’epoca dal PD e M5S, questo governo si è messo subito all’opera per far ripartire la fabbrica, ormai esamine. In appena 6 mesi dal commissariamento, si è giunti ora ad un punto cruciale dove sono ben 15 le manifestazioni d’interesse rispetto all’azienda che, a fine febbraio, era sull’orlo del baratro e a rischio chiusura, con una crisi socioeconomica incombente. Ora invece, si vede la luce in fondo al tunnel grazie all’azione incisiva del governo e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso. La produzione è ripartita, la fabbrica è stata inserita in una gara internazionale che, evidentemente, ha suscitato interesse, visto e considerato il prestito ponte ed il piano industriale, nel rispetto della salute e dell’ambiente. In altre parole, questo governo ha sottratto l’ex Ilva a quel destino che Pd e M5S avevano voluto e preannunciato: la chiusura. Noi non molliamo e siamo convinti che la produzione di acciaio in Italia, non possa prescindere da Taranto”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Dario Iaia.