Ex Ilva, il Governo al lavoro per il rilancio degli impianti

Il Governo è al lavoro sul dossier Ex Ilva per un piano di ripartenza. Ieri la riunione a Palazzo Chigi fra governo e sindacati per discutere sull’Ex Ilva di Taranto, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. All’ordine del giorno l’illustrazione del piano di ripartenza di Acciaierie d’Italia, la riduzione della cassa integrazione dei lavoratori da 5.200 a 4.700, e la trattativa per il rilancio dell’Ex Ilva. Il documento del bando di gara per la vendita degli impianti dell’ex-Ilva, sarà pronto per fine luglio, così da riuscire a chiudere l’operazione entro l’anno. Questo prevederà obblighi di decarbonizzazione e sarà orientato alla massimizzazione dei livelli occupazionali e alla ricerca di investitori di lungo termine, in grado di portare beneficio ai territori e alle comunità locali. Presenti al vertice tenuto a Palazzo Chigi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Per i sindacati invece, i rappresentanti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Usb e Ugl metalmeccanici. All’incontro partecipano anche i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella.

L’obiettivo del piano di ripartenza previsto dal Governo, è dunque quello  di avere entro fine anno due altoforni pienamente funzionanti a Taranto e nel primo trimestre del 2026 tutti e tre gli stabilimenti in marcia, raggiungendo così l’obiettivo di una capacità produttiva di 6 milioni di tonnellate di acciaio entro il 2026. I commissari sottolineano inoltre, come si stia procedendo sulla piena osservanza del piano ambientale previsto da Dpcm del 2017,  che fissa il limite massimo di produzione a 8 milioni di tonnellate l’anno. Al tavolo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ribadisce: “La Ex Ilva si avvia ad una soluzione industriale, stiamo mettendo tutto nella giusta direzione”. Il ministro ha anche svelato che hanno aderito alla richiesta di Acciaierie, 114 fornitori per un totale di crediti di 172 milioni di euro lordi che corrispondono a circa 120 milioni di crediti oggetto di possibile cessione. Inoltre, sei gli operatori che hanno manifestato interesse per la procedura di acquisto, di cui due italiani.

Tra i gruppi italiani spiccano i nomi di Arvedi e Marcegaglia. Gruppo quest’ultimo che, a quanto risulta, nei giorni scorsi ha visitato gli stabilimenti ex Ilva di Genova Cornigliano e Novi Ligure, come Sideralba. Tra i nomi stranieri invece, ci sono due imprese indiane, Vulcan Green Steel e Steel Mont, del gruppo ucraino Metinvest e dell’azienda canadese Stelco.

Lavorare in modo sinergico per trovare soluzioni concrete e condivise

Un confronto costruttivo, quello avvenuto ieri a Palazzo Chigi tra il Governo e i sindacati, che hanno chiesto maggiore chiarezza e garanzie. Per tutta risposta, l’Esecutivo ha affrontato con grande attenzione e responsabilità temi importanti quali l’aumento degli stabilimenti e la garanzia occupazionale. Emerge in particolare, “l’Interesse comune delle  a lavorare in modo sinergico, per trovare soluzioni concrete e condivise, al fine di preservare il ruolo strategico di questo settore industriale per l’economia nazionale”, come sottolinea Acciaierie d’Italia in una nota.

L’Ex Ilva è tutt’altro che un’azienda spacciata, come sempre sostenuto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ci sono infatti  tutti i margini per trovare investitori privati che abbiano interesse alla ripresa di questa azienda.

Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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