«Una vergogna senza fine, M5S e PD hanno letteralmente giocato sulla pelle di migliaia di lavoratori italiani e piemontesi e adesso rischiamo il dramma sociale e industriale. Invece di blaterare e di piangere sul latte versato, questi incompetenti devono chiedere scusa e andare a casa». Non è andata giù all’assessore regionale al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, esponente di Fratelli d’Italia, la decisione di ArcelorMittal InvestCo Italy di rescindere l’accordo per l’affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate acquisite secondo l’accordo chiuso il 31 ottobre. La multinazionale francese (che gestisce anche gli stabilimenti piemontesi che danno lavoro a centinaia di persone) lo ha reso noto in un comunicato stampa. Nel contratto di affitto e comodato sarebbe infatti inclusa una clausola di recesso per l’affittuario degli stabilimenti. In sostanza la perversione ideologica giallorossa, che ha voluto negare a chi si è fatto carico di una potenziale bomba a orologeria come Ilva fosse messo al riparo, almeno a livello penale, da pregresse responsabilità, rischia di mandare sul lastrico migliaia di famiglie, oltre che di mettere la pietra tombale sul settore siderurgico italiano. «Una nazione che non è competitiva sull’acciaio e sulle materie prime perde ineluttabilmente sovranità, in quanto deve dipendere da altri – aggiunge l’esponente del partito di Giorgia Meloni – La situazione è drammatica. Siamo all’ultimo atto di una serie di scelte scellerate e adottate in malafede, di inettitudini che partono da lontano, dal governo Renzi, quando l’ex ministro Calenda – che adesso sui social fa ancora la parte dell’anima candida, insultando i suoi ex compagni di merende – invece di sostenere la cordata italiana, ha privilegiato una multinazionale francese. Guardacaso – prosegue Chiorino – un’azienda di quel Paese, la Francia, che poi ha assoldato il «traditore della Patria» Sandro Gozi, il «soldato di ventura» buono per tutti i governi, l’ex sottosegretario renziano che, solo nel 2016, rassicurava tutti da Bruxelles riguardo ai lavori di messa in sicurezza del sito di Taranto. Le migliaia di lavoratori interessati da questo scempio devono sapere chi ringraziare per questo capolavoro di idiozia senza precedenti, chiara dimostrazione di inettitudine e di incapacità a governare».
Chiorino rincara la dose: «Ecco i risultato dell’ideologia della decrescita e dell’assistenzialismo, che Fratelli d’Italia denuncia e combatte fin dal primo giorno. Ora attendiamo le decisioni del vertice di governo convocato d’urgenza, ma nessuno di questi signori si permetta, dopo aver distrutto tutto, di prenderci in giro dichiarando, come leggiamo in queste ore, di voler salvare a tutti i costi l’ex Ilva. Perché sono loro che l’han voluta distruggere con idiozia politica, negando lo scudo penale e fornendo alla multinazionale francese il più clamoroso degli alibi per andarsene, tanto che, come si intende leggendo fra le righe del comunicato, anche se venisse reintrodotta la protezione, seppur fuori tempo massimo, la permanenza non sarebbe affatto garantita. Un “delitto perfetto” compiuto grazie alla dabbenaggine di perfetti incompetenti, che se avessero un minimo di dignità chiederebbero scusa agli italiani per i disastri che hanno combinato e se ne tornerebbero a casa. Ma sono troppo attaccati allo stipendio (il loro, non quello delle migliaia di persone che rischiano di perderlo) e al potere per fare un passo indietro. Siamo di fronte a una delle pagine più vergognose della storia italiana».
«Come assessore al Lavoro del Piemonte sto seguendo passo a passo la vicenda, insieme al gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, e posso garantire che faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per tutelare i lavoratori, vittime dell’incapacità e dell’incompetenza di Pd e M5S – conclude Chiorino – Quando si tratta di difendere i lavoratori noi di FdI siamo e saremo sempre in prima linea e non ci stancheremo mai di denunciare gli inetti che stanno mettendo a rischio il futuro di migliaia di persone e dell’Italia».