“Doppio significativo intervento per il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci nel corso della due giorni toscana. Oggi, a Pietrasanta, ha incontrato i sindaci della Versilia, in un incontro al quale ha partecipato anche il sottoscritto, e ha ribadito l’impegno, nel prossimo Consiglio dei Ministri, di inserire anche le province di Lucca e Massa-Carrara nello stato di emergenza nazionale. Durante la visita effettuata ieri presso le zone alluvionate della Toscana, a Campi Bisenzio, Musumeci ha invece affermato che quanto è accaduto di recente nella nostra Regione – e cioè le eccezionali precipitazioni metereologiche e i tremendi danni derivati alle persone (alcune delle quali hanno perso la vita), alle proprietà, alle imprese – non deriva solo dai cambiamenti climatici.
Ma anche “allo scarso lavoro di prevenzione fatto nonostante i soldi del governo”, perché in Italia la prevenzione è all’anno zero; perché anche in Toscana “è successo che alcuni corsi d’acqua sono stati tombati e poi straripati”; e perché corsi d’acqua che dovevano essere consolidati “non sono stati sufficientemente consolidati”.
Da parte nostra non possiamo che concordare con quanto detto dal Ministro, aggiungendo che da tempo poniamo al centro del dibattito l’esigenza di una manutenzione nuova rispetto al passato che semplifichi le regole, specie quando comportano spese importanti, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato, e di recupero del terreno perso verso il reticolo minore come le aree boscate.
Puntare alla manutenzione invece che alla gestione dell’emergenza apparentemente non paga in termini elettorali, perché il disastro evitato non si vede. Ma solo apparentemente, perché ad esempio ad Altopascio, sotto le giunte di centrodestra, negli anni scorsi sono stati spesi 8 milioni di euro per ricalibrare il reticolo idraulico, in particolare le zone colpite negli anni Novanta dall’alluvione sul torrente Pescia di Collodi, e per realizzare tre casse di espansione in zone diverse del territorio comunale. Da allora in quel comune non ci sono stati più problemi legati all’acqua, come ha ammesso lo stesso Sindaco Sara D’Amrosio; problemi che si cominciano a intravedere oggi dopo l’inerzia del centrosinistra.
Stessa discorso lo si potrebbe fare per il Comune di Montecarlo, nel quale abbiamo messo in sicurezza negli anni il Rio San Gallo e l’abitato di San Salvatore, grazie ai 4 milioni di euro erogati nel 2003 dal governo Berlusconi di cui era Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli.
In entrambi i comuni gli interventi furono erogati nell’ambito del programma di interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico.
Infine, con una provocazione, vogliamo dire anche che si devono creare dei percorsi, a tutti i livelli, che facciano identificare la cura, la prevenzione e la manutenzione del territorio come un dovere patriottico”, dichiara il Vice Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale della Toscana Vittorio Fantozzi.