La nave quarantena proposta dal Governo non è ancora in porto, ma intanto gli scafisti hanno già da giorni ripreso a lavorare a pieno regime trasportando il loro carico di esseri umani contrabbandati da un continente all’altro.
L’altro giorno, il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello ha detto ai microfoni di Skytg24 che “ci sono sull’isola 380 migranti, se non è emergenza questa, insieme al Covid e all’emergenza economica. Non sappiamo dove mettere altri migranti – ha spiegato Martello – abbiamo chiesto una nave di fronte al porto che potesse ospitarli ma non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta».
«A Lampedusa – dice Martello – ci sono più emergenze: una si chiama coronavirus e una migranti. Ci sentiamo discriminati: non si capisce per quale motivo la nave viene messa davanti al porto di Palermo, mentre a Lampedusa le persone devono restare in mezzo alla strada.
Le richieste al governo cadono a vuoto e i migranti continuano ad arrivare senza alcun controllo, mettendo a rischio i lampedusani. I malcapitati che sbarcano infatti dovrebbero finire in quarantena, ma sull’isola non c’è struttura dove metterli.
Intanto, notizia di poco fa, Il cargo Marina, con 79 migranti a bordo salvati il 3 maggio scorso, “ha varcato il confine delle 12 miglia nautiche e si trova dentro le acque italiane, a sud di Lampedusa”. Lo afferma su Twitter un tracciamento della rotta del cargo fatto da Sergio Scandura di Radio Radicale.