L’obbligo di fatturazione elettronica è scattato ufficialmente a Capodanno, il 2 Gennaio – primo vero giorno di entrata in esercizio – sono arrivati subito i primi problemi: decine e decine di imprenditori segnalano il blocco del Sistema d’Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Sono in molti e di vario tipo gli imprenditori che hanno segnalato il crash dell’applicazione e il conseguente blocco dell’emissione della fattura. Dai benzinai ai commercianti, dagli artigiani ai ristoratori: tutti hanno dovuto mettersi in regola con il nuovo adempimento, ma oltre ai frequenti tilt del sistema, è proprio la procedura ad essere complessa e farraginosa. Code agli esercizi commerciali, telefonate ai commercialisti, perdite di tempo su perdite di tempo, l’avvio dell’obbligo della e-fattura ha confermato i dubbi di tanti. L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, racconta che lo SDI (Sistema d’Interscambio) è riuscito a processare importanti quantitativi di fatture.
Giorgia Meloni, leader dell’unico partito che si è opposto con vigore all’obbligo , ha ribadito che con la
E’ bene ricordare che l’obbligo di e-fattura è stato introdotto a Dicembre 2017 dal Governo Gentiloni ed è stato confermato dal Governo Conte il mese scorso, perché la misura porterebbe un introito per le casse dello Stato pari a circa 2 miliardi di euro, indispensabili per erogare il reddito di cittadinanza.
Renzi ha celebrato l’obbligo di fatturazione elettronica come un grande successo per la lotta all’evasione, ma la solita Giorgia Meloni lo ha gelato ricordando che la vera lotta all’evasione si fa attuando dei giri di vite contro le grandi centrali finanziarie (banche, multinazionali, giganti del web e fondi d’investimento) che traghettano verso i paradisi fiscali una mole immensa di denaro sottratto all’economia reale.