Hanno presieduto l’incontro i parlamentari Andrea Delmastr
In Campania, poi, l’emergenza ha rivelato una duplice criticità: l’impossibilità di attuare il processo telematico ovunque, nell’immediato, causa problemi organizzativi che investono, sia il personale addetto che i sistemi informatici; l’inadeguatezza, già denunciata, della magna pars di sedi territoriali del tutto inadeguate ed obsolete, desolatamente prive delle pur minime norme di sicurezza, ancor di più in questo momento di emergenza sanitaria. Questo scenario ha disegnato una mappa a macchia di leopardo, ove ciascun ufficio ha provveduto a organizzarsi in maniera differente, avendo demandato i protocolli ai Capi degli Uffici Giudiziari con il parere non vincolante dei COA, riducendo di fatto l’avvocatura a mero spettatore: cosa inaccettabile per uno stato democratico.
È emersa più che mai in questo momento la necessità di un protocollo omogeneo e nazionale, unitamente alla richiesta di implementare il telematico ed informatizzare gli uffici, consentendo la ripresa dell’attività, contro la smaterializzazione del processo. Sono state evidenziate problematiche legate all’edilizia giudiziaria di Tribunali di frontiera e sedi di Uffici GdP non idonee, che fanno emergere oggi, in tempo di Covid-19, criticità già esistenti.
Le istanze sono state raccolte dal Dipartimento delle Professioni che ha promosso l’evento, nella persona della Responsabile Nazionale Dottoressa Marta Schifone, del Responsabile regionale Professioni, avvocato Stefania Casoria, del Responsabile regionale Rapporti con gli Ordini Professionali avvocato Angela Del Vecchio e Gherardo Marenghi, vice responsabile Nazionale Giustizia per Fratelli d’Italia.