“Il Pd in aula ha elencato tutto ciò che divide maggioranza e opposizione su questo tema, mentre io chiedo di spiegare come mai, dopo tante belle parole, la segretaria del Partito Democratico non fosse presente il 26 ottobre scorso alla votazione di questo disegno di legge alla Camera.”
A dichiararlo, durante la discussione del ddl contro la violenza sulle donne discusso oggi in Aula, la senatrice Ester Mieli.
“La maggioranza invece, in questo provvedimento, ha deciso di far prevalere ciò che unisce e non ciò che divide, facendo enormi passi avanti sulla sicurezza delle donne. Per i maschi troppo spesso la femmina è ancora un oggetto da possedere e in molte aree del mondo anche in situazioni di conflitto armato e di emergenza, vittime di discriminazioni, violenze abusi e sfruttamento.
Gli stupri di guerra sono un’arma vera e propria che riduce le donne a territorio da possedere. Come le atroci immagini delle donne violentate il 7 ottobre dai terroristi di Hamas o le spose bambine che vivono in diverse parti del mondo fino a quello che avviene in Iran o in Afganistan. C’è ancora molto da fare ed è necessario farlo insieme”, conclude Mieli.