“Inadeguatezza del sistema di calcolo e continui malfunzionamenti nella corretta applicazione degli ISA – Indici Sintetici di Affidabilità – ai quali si aggiungono inspiegabili ritardi nel rilascio degli aggiornamenti e l’impossibilità di trasmissione dell’Unico 2019, confermano e giustificano la mia visione negativa sulla gestione della materia tributaria da parte dell’ultimo governo. Inoltre, come evidenziato dal sindacato italiano dei commercialisti, tutto ciò espone all’ipotesi del reato di interruzione di pubblico servizio previsto dall’articolo 331 del codice penale, visto che ad oggi i contribuenti con i loro commercialisti, da un lato, hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi e, dall’altro, non sono messi in condizione di adempiere perché la trasmissione telematica non è ancora possibile a causa di errori bloccanti generati dalla mancanza del software di controllo”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e promotore della Consulta parlamentari commercialisti presentando un’interrogazione indirizzata al futuro ministro dell’Economia Gualtieri.
“Alla luce delle problematiche più volte esposte sia della categoria dei commercialisti che dal sottoscritto, mi auguro che il nuovo governo preveda, tra le sue prime azioni, iniziative urgenti e necessarie al fine di tutelare i contribuenti e le categorie interessate. Tra queste, la disapplicazione degli ISA per il 2018 sarebbe necessaria” conclude il senatore de Bertoldi.
