“E’ positiva e significativa la convergenza espressa dal Mef nel corso dell’audizione congiunta con le Commissione Finanze di camera e Senato per l’indagine conoscitiva sulla riforma Irpef. In particolare, ho richiamato il Dipartimento delle finanze nella fase attuale, ma pure nel ruolo che dovrà avere dopo la riforma, ad assumere una funzione preminente nell’interpretazione della normativa tributaria, che oggi è quasi esclusivamente demandata all’Agenzia delle entrate, creando di fatti un conflitto di interessi nei rapporti con i contribuenti. E’ evidente che il controllore non può interpretare le norme che deve applicare. E’ apprezzabile, inoltre, che il Mef convenga sulla necessità che ho evidenziato di determinare una tassazione di favore per il sistema previdenziale, proprio per la valenza strategica e sociale che questa riveste. Urge, quindi, uniformare la tassazione di tutta la previdenza, a cominciare dalle Casse di previdenza dei professionisti, a quell’aliquota ridotta del 20 per cento che oggi caratterizza la previdenza complementare”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.