“La percentuale di evasione fiscale all’interno del Macrolotto di Prato, lungo l’ultimo anno, ha fatto registrare un livello colossale: il 94% delle 630 attività che le donne e gli uomini della Guardia di Finanza hanno controllato non hanno rispettato gli adempimenti fiscali. Stiamo assistendo finalmente ad una intensificazione capillare di azioni contro tutte quelle forme di illegalità, così radicalmente diffuse in alcune zone del nostro territorio, grazie all’attenzione del governo Meloni che, fin dal suo insediamento, ha fortemente creduto in un più efficace contrasto a quei fenomeni tossici che minano l’economia sana, fornendo strumenti normativi ad hoc. La norma contro le cosiddette aziende ‘apri e chiudi’, ad esempio, ha permesso la chiusura d’ufficio di circa 200 iscrizioni di partite Iva fittizie, nella sola Prato nel 2023.
Gli ultimi dati emersi sull’evasione fiscale oggi, confermano purtroppo ciò che Fratelli d’Italia sul territorio denuncia da anni: per ricorrere ad una formula esemplificativa, secondo le stime, il tot di ‘nero’ riportato nelle casse dello Stato contribuirebbe a coprire un’intera legge finanziaria. Ringraziando le donne e gli uomini della Guardia di Finanza di Prato per il costante e quotidiano impegno a garanzia degli imprenditori onesti e per contrastare ogni forma di illegalità economica, con soddisfazione constatiamo che la nostra città sta finalmente beneficiando di un cambio di passo efficace grazie all’attenzione dell’esecutivo. Un lavoro che sta portando e porterà ad un ritorno al rispetto delle regole, per troppi anni aggirate e violate, e che proseguiremo con ulteriori strumenti per assicurarlo”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.