Fisco. Osnato (FdI): con noi rigoroso ma collaborativo lettere non sono cartelle

“La vicenda delle lettere dell’Agenzia delle Entrate è emblematica di come le opposizioni, spesso in contrasto con la loro storia, siano in grado di montare un caso mediatico dal nulla per mere finalità di speculazione politica”. Lo dichiara Marco Osnato – presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d’Italia – in risposta alle polemiche sulle comunicazioni che in questi giorni hanno raggiunto alcuni contribuenti. “Primo: si tratta dei redditi 2023, per i quali è ancora aperto il ‘ravvedimento’; c’è dunque complementarità rispetto al concordato preventivo biennale per il 2024-25, che ha già spinto verso la compliance spontanea ben 160mila soggetti che presentavano irregolarità”, prosegue l’esponente di FdI. “Secondo: al di là dello stile della lettera, che poteva essere diverso e in attesa che dalla Lega giungano suggerimenti lessicali più eleganti, la sostanza è di un mero avviso su controlli potenziali. Non si tratta di cartelle esattoriali, né viene minacciata alcuna sanzione”, aggiunge l’esponente di FdI. “Terzo: fermo restando che l’Agenzia è autonoma dal Mef, lo spirito di controlli più puntuali è condivisibile: anzi, è incredibile che chi ci accusa di strizzare l’occhio agli evasori sia la medesima sinistra che considera ‘sovietiche’ queste lettere. Oggi il Fisco si mostra comprensivo e intenzionato a creare opportunità di pagamento, senza mettere le mani nelle tasche degli onesti. Finché sarà in carica il Governo Meloni, i contribuenti corretti non dovranno temere nulla: né più tasse, né certi metodi punitivi. A differenza di altri, noi la produzione di ricchezza l’abbiamo sempre sostenuta”, conclude Osnato.

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