“Sono diversi i provvedimenti inseriti nel decreto legislativo correttivo sull’adempimento collaborativo e il concordato preventivo biennale. Provvedimenti che vanno nella direzione di sostenere le imprese, migliorare la produttività e di conseguenza l’occupazione con un nuovo approccio più collaborativo con il fisco”, lo dichiara in una nota Lino Ricchiuti, viceresponsabile nazionale del dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia. “Per i forfettari, il concordato sarà super scontato: l’aliquota è al 10% che scende al 3% per le start up. Più tempo per pagare gli avvisi bonari e arriva anche lo scova maxi evasioni che sostituirà il meccanismo dell’accertamento sintetico depotenziato. Il patto con il fisco sarà molto vantaggioso, con l’introduzione di tre aliquote flat tax incrementale del 10, del 12 e del 15% parametrate ai voti Isa”. E prosegue: “Un ulteriore sconto di imposta per i forfettari: anche a loro è riconosciuta un’imposta sostitutiva opzionale sulla differenza tra reddito proposto e reddito conseguito prima del concordato preventivo biennale per i forfettari al 10% e per le start up al 3%. Per quanto riguarda le scadenze fiscali saranno rivisitate con la possibilità per i soggetti che rientrano nel concordato le imposte con maggiorazione dello 0,4% il 30 agosto. Non per ultima, inoltre, la conferma della proroga della quinta rata della rottamazione al 15 settembre (più i cinque giorni di tolleranza si andrà fino al 20 settembre). Ma tutto questo per la sinistra si traduce in ‘gli evasori ringraziano’, quella stessa sinistra che è stata per anni nemica giurata delle imprese”. E conclude: “Finalmente questa cappa asfissiante si sta diradando e l’Italia può tornare a sperare in un futuro migliore. Nessuna partita iva vuole un ‘fisco amico’, ma un fisco umanamente sopportabile. Nelle regole fiscali che la sinistra ci ha regalato in questo decennio c’erano solo vessazioni”.
