“La nostra promessa agli elettori non era di una semplice riforma fiscale ma di una rivoluzione. Una lunga stagione di vessazioni durata troppi anni non ha solo decimato il popolo delle partite iva ma ha frantumato i sogni di tanti giovani talenti che hanno preferito un lavoro seppur precario ad una attività autonoma. Qualsiasi Paese perirebbe senza lo spirito di iniziativa. I primi provvedimenti sono già ai nastri di partenza come l’abolizione del maxi acconto di novembre, il rafforzamento dello ‘statuto del contribuente’, tra le migliori leggi scritte a tutela di chi adempie onestamente ai propri obblighi fiscali, ma anche una delle più inutilizzate. Con la riforma se su una norma fiscale c’è un dubbio interpretativo farà fede quanto c’è scritto nello Statuto. Ossia prevarrà l’interpretazione più favorevole al contribuente. Una battaglia storica di Fratelli d’Italia è stata l’abolizione dell’onere della prova a carico del contribuente. Viene introdotto un obbligo più stringente per l’Agenzia delle Entrate, che dovrà motivare i suoi atti impositivi mediante l’indicazione delle «prove» sulle quali si basa la pretesa. Gli accertamenti insomma, non potranno basarsi su presunzioni, ma su fatti certi. Quindi da ora in poi l’onere della prova sarà a carico del Fisco. La rivoluzione fiscale è iniziata”.
Lo dichiara il viceresponsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.