“La sinistra e alcuni sindacati considerano da sempre gli autonomi come figli di un Dio minore. Il risultato di questa oscura ideologia è sotto gli occhi di tutti con migliaia di saracinesche abbassate definitivamente negli ultimi anni. Dato in leggera controtendenza nel primo anno del governo Meloni dove si segna un + 1,3% rispetto all’anno precedente.
La riforma fiscale che sta entrando a regime grazie ai decreti attuativi verte su tre capisaldi: la certezza del diritto, la semplificazione e il contrasto all’evasione fiscale. Oggi abbiamo tantissime norme di legge per cui il sistema fiscale è diventato un ginepraio inestricabile per i professionisti, figuriamoci per i comuni cittadini dove è semplice cadere in un illecito pur non volendo. La dichiarazione dei redditi, per esempio, comprende più di mille pagine d’istruzioni. Sull’evasione fiscale tutte le azioni vessatorie messe in campo dalla sinistra sono fallite lasciando sul campo macerie e la perdita di oltre 500 mila partite Iva in un decennio. L’approccio deve essere diverso grazie alle banche dati concordando preventivamente con il fisco un reddito biennale in modo tale che gli autonomi e partite Iva potranno lavorare in serenità senza ricevere ulteriori aggravi e accertamenti. Lasciare in pace chi vuole intraprendere premiando l’impegno imprenditoriale visto che le maggiori entrate non vengono divise con lo Stato. Esattamente il contrario di oggi, più guadagni più vieni ‘bastonato'”. Ma per la sinistra il concordato preventivo biennale è un regalo agli evasori. Basta questo per definirli come anti storici e nemici dei tanti giovani talentuosi che hanno solo voglia di crearsi un proprio futuro in libertà senza dover dipendere dalla paghetta di Stato”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.
