Fisco, Sbarra: bene parole Meloni su riduzione carico a ceto medio 

“Accogliamo positivamente le dichiarazioni della presidente Meloni sulla necessità di dare un segnale concreto al ceto medio, trascurato troppo a lungo negli interventi economici degli ultimi anni. E’ un riconoscimento importante che va tradotto rapidamente in provvedimenti, a partire dalla riduzione del carico fiscale su lavoratori e pensionati”. 
Pensieri e parole del leader della Cisl, Luigi Sbarra, concludendo il consiglio generale della Filca.”Il primo passo di questo percorso è abbassare la seconda aliquota Irpef dal 35% almeno al 32%, ampliando lo scaglione di riferimento fino a 60mila euro – ha aggiunto – una misura essenziale per rilanciare il potere d’acquisto delle famiglie e, con esso, i consumi interni. Insieme con il taglio del cuneo fiscale, accorpamento delle prime due aliquote basse e alle misure di decontribuzione introdotte in manovra, questo intervento contribuirebbe a sostenere una ripresa forte e inclusiva. Su questo punto è necessario aprire quanto prima un confronto pragmatico, costruttivo e concreto tra Governo e sindacato. La Cisl è pronta a dare il proprio contributo”.

”Chiuso il capitolo della legge di bilancio, che pur dovendo fare i conti con i vincoli stringenti del nuovo Patto di stabilità ha destinato i due terzi delle risorse a lavoro, pensioni, famiglia e coesione, si tratta ora di strutturare il dialogo con il Governo guardando allo sviluppo e alla qualità del lavoro, accelerando con una governance partecipata la messa a terra delle risorse del Pnrr, sostenendo insieme il cammino delle riforme, coniugando investimenti e produttività”.
In definitiva, per il segretario generale della Cisl: “L’obiettivo del nostro sindacato è un grande contratto sociale che metta insieme crescita, salari più alti, buona occupazione, sicurezza sul lavoro, rilancio della sanità pubblica, innovazione – continua – Non abbiamo bisogno di demagogia, di parole d’ordine incendiarie, di richiami populistici, di radicalismi estremi di destra e di sinistra. C’è invece molto da cambiare e riformare attraverso la partecipazione, con un sindacalismo dinamico ed innovativo, capace di conquistare avanzamenti per il mondo del lavoro, di rafforzare il dialogo tra istituzioni e parti sociali, utilizzando al meglio le leve della contrattazione, della bilateralità, della piena assunzione di responsabilità nelle relazioni sociali e industriali”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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