Giustizia. Zaffini (FdI): governo prima di carcere a grandi evasori faccia chiarezza su sistema tributario

“Sul carcere ai ‘grandi evasori’ la certezza della pena deve seguire la certezza del diritto e dell’equo processo. Il sistema tributario italiano è invece troppo pieno di incertezze come dimostrano le continue modifiche, che si stanno introducendo anche in queste ore, o le infinite circolari esplicative (?) di norme, cavilli che rendono possibile, se non molto probabile l’errore, l’interpretazione differente, l’irregolarità anche non voluta o comunque interpretabile. Senza poi considerare la eventuale responsabilità del professionista. Lo Stato deve essere giustamente rigoroso verso chi evade deliberatamente e dolosamente, ma prima deve porre il contribuente e il professionista nelle condizioni di operare in un quadro di norme chiare e certe. Cosa che oggi certamente non è. Lo Stato non può esigere dai propri cittadini quel rigore che non è in grado di dare in primo luogo a se stesso. Questo anche in considerazione che l’Agenzia delle Entrate spesso si è mostrata a suo agio in questa incertezza su cui sempre più spesso fonda accertamenti induttivi, inviti a chiarire, ecc. Non è un caso che quasi 2/3 degli accertamenti aperti si risolvano in un nulla di fatto. In tale contesto in attesa di vedere nel dettaglio il provvedimento di Bonafede tanto sbandierato, non si può che essere contrari in linea di principio. Se fosse vero che gli evasori in Italia sono 7/8 milioni, poniamoci più di una domanda a cominciare da quella, banale, dove li dovremmo mettere tutti questi ‘galeotti’?”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini.

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