FOA verso la Presidenza RAI? Stavolta ci siamo

Lega e Movimento 5stelle di abbandonare la partita e di rinunciare al loro candidato per la presidenza Rai, non ci hanno mai pensato. Anche quando ormai sembrava impossibile che Marcello Foa potesse essere nominato per la poltrona più importante di Piazza Mazzini, la maggioranza di governo non si è arresa. Così, tutto è rimasto come cristallizzato per colpa di quel “niet” di Forza Italia che all’epoca si era detta non disponibile a votare per il giornalista proposto da Salvini.

Come si ricorderà, nel luglio scorso, Forza Italia si oppose alla candidatura Foa non per disistima nei confronti dell’uomo in sé o del professionista sicuramente di valore ma, volendo dare retta alle dichiarazioni che fece Tajani, “perché il partito avrebbe voluto portare le proprie proposte al vaglio della Commissione, ma la chiusura al dialogo da parte del Governo allontana sempre di più gli ex alleati della Lega.” In pratica, l’accordo sul nome di Foa era una decisione presa tra Lega e 5stelle che aveva trovato il gradimento e l’appoggio di Fratelli d’Italia, passando però sulla testa di Forza Italia che non aveva preso bene l’essere stata ignorata, e che dunque così si vendicava, mostrando il suo peso specifico senza il quale Lega e 5stelle almeno in questo caso, non potevano andare lontano. Tutto bloccato, perciò e l’ente rimasto senza presidente per l’intera l’estate.

Adesso, a settembre, la situazione tra Forza Italia e Lega sembra essersi tranquillizzata. Salvini e Berlusconi hanno avuto un incontro e pare siano giunti a una sorta di tregua-compromesso, che dovrebbe interessare anche le prossime elezioni amministrative di Abruzzo. Così, l’altro ieri mattina, venendo meno le preclusioni di FI, si è consumato un duro scontro tra maggioranza e opposizione direttamente in Commissione Vigilanza. La maggioranza, infatti, ha presentato una risoluzione in cui si sollecita il cda della Rai a nominare il presidente dell’ente individuandolo tra i consiglieri, con l’esclusione dell’amministratore delegato. Una sorta di escamotage per permettere a Foa di ritornare il lizza. Naturalmente, il testo della risoluzione ha scatenato l’opposizione con il PD sulle barricate a strepitare per la piega presa dalla situazione con parole anche molto aspre. Per Davide Faraone, senatore piddino, “Lega e Movimento 5 stelle presentano questa risoluzione per coprire le spalle al cda sulla votazione di Marcello Foa“. Ma è stato il collega di partito Francesco Verducci ad andarci giù pesante parlando di “mercimonio” sulla nomina del giornalista. Ai due ha risposto con il suo solito piglio combattivo, Daniela Santanché senatrice di Fratelli d’Italia. La Santanché ha ironizzato sulle rimostranze del PD ricordando che sotto il governo Renzi il Partito Democratico ha “occupato militarmente l’azienda”. Daniela Santanché ha poi concluso: “Dal Pd è stato usato un linguaggio ricattatorio e, non so, forse definirlo mafioso è troppo, ma la minaccia di azioni penali non permette il normale svolgimento della discussione”.

Subito dopo, il presidente Barachini ha sospeso i lavori e riconvocato la commissione per ieri, quando sono stati votati degli emendamenti alla risoluzione tra cui quello di Giorgio Mulé, di Forza Italia, che impegna il consigliere Rai che sarà indicato dal Cda alla presidenza a farsi audire dalla Commissione di Vigilanza prima che questa esprima il parere su di lui. Approvato anche l’emendamento che impone al Cda di nominare il presidente entro e non oltre il 26 settembre prossimo.

Alla fine, la risoluzione è stata votata dalla maggioranza mentre Forza Italia si è astenuta, con PD e sinistra che hanno votato contro. Ora resta solo di dare il via libera alla candidatura di Foa, e dovrebbe accadere alla prossima riunione della Commissione vigilanza, prevista per la settimana che verrà.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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