Come riportato da Adnkronos nella giornata dedicata al ricordo dei Martiri delle Foibe e degli Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia, fanno discutere alcune frasi shock contenute nel libro “E allora le Foibe?” di Eric Gobetti, pubblicato da Laterza.
Su Norma Cossetto si fa “propaganda”: la giovane donna istriana infatti fu violentata e uccisa dai partigiani comunisti nell’ottobre del 1943 perché “fascista” e non perché italiana.
Questa è una delle sciocchezze negazioniste fortemente contestate dall’Associazione Nazionale Dalmata, dal Comitato 10 febbraio e da molti familiari degli esuli, che le hanno definite una “provocazione” a cominciare dal titolo del libro, giudicato offensivo nei confronti delle vittime della tragedia. Norma Cossetto, scrive Gobetti, è “una giovane donna istriana violentata e uccisa nell’ottobre del 1943, che si presta perfettamente a quest’uso propagandistico della tragedia. Norma Cossetto viene infatti arrestata dai partigiani comunisti non perché italiana, ma perché è una fascista convinta, figlia di un federale, ufficiale della milizia, e impegnata personalmente nel partito e nella diffusione del fascismo nella regione”. Il 10 febbraio, va ricordato, è una ricorrenza ufficiale della Repubblica italiana che riconosce il crimine che ha portato al martirio degli infoibati e all’esodo degli esuli delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia.