Foibe, inaugurato il “Museo del Ricordo”. Sangiuliano: “Per non dimenticare il tragico eccidio degli italiani”

Conservare e preservare la memoria per non dimenticare gli orrori del passato, in ricordo delle vittime delle Foibe. Questo lo scopo del “Museo del Ricordo”, fortemente voluto dal Ministro della Cultura Sangiuliano e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si è posta come prima firmataria. Realizzare un museo in memoria delle vittime delle foibe “È un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmati che hanno subito la dittatura comunista di Tito”.
Presentando la proposta al Consiglio dei Ministri, Sangiuliano ha affermato: “Queste tragedie non devono essere dimenticate, sono una parte importante della storia italiana e devono essere conosciute e comprese dalle nuove generazioni”, ha poi aggiunto “Ringrazio il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per aver voluto promuovere il Museo a cui parteciperanno varie realtà a partire dalla Regione Lazio che, grazie all’impegno del Presidente Francesco Rocca, metterà a disposizione l’immobile per il Museo e contribuirà alla progettazione e alla gestione”.
Un luogo simbolo di ricordi cancellati che farà riemergere la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume, dei dalmati e della più complessa vicenda del confine orientale italiano fino alla dittatura comunista di Tito che li riguardò nel Secondo Dopoguerra. Previsto per il compimento del progetto lo stanziamento di 8 milioni di euro per il triennio 2024-2026. Il museo sarà concretamente gestito da una Fondazione costituita dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, alla quale potranno unirsi altri soggetti, pubblici o privati.

Dopo l’istituzione nel 2004 del “Giorno del Ricordo”, celebrato ogni 10 Febbraio, il governo compie una fondamentale conquista per contrastare la censura, ridando la giusta dignità ed importanza alle tragiche vicende per troppo tempo negate alla nostra Patria. Un ulteriore passo, il recupero di pagine di storia rimosse, per dare la possibilità alle nuove generazioni di conoscere ed omaggiare il massacro dei nostri connazionali, per troppo tempo minimizzato ed oscurato.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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