Foibe, l’intervista a Stefano Cavedagna: “A Strasburgo la mostra sugli esuli organizzata da FdI. Così creiamo una memoria condivisa d’Europa”

Il 10 febbraio, alle 18, si terrà l’inaugurazione. La Voce del Patriota trasmetterà l’evento in diretta

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Si avvicina il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, istituito venti anni fa dal centrodestra. Una giornata carica di significato per chi crede in un’idea di Patria che non lascia indietro nessuno. Per troppi anni, gli esuli delle terre istriane e dalmate e le vittime delle Foibe sono stati considerati italiani di seconda categoria, figli di un Dio minore. Hanno lasciato la loro terra, hanno perso la loro stessa vita non rinnegando mai la loro italianità. Ma per ragioni politiche, l’estremismo di sinistra (e non solo) ha minimizzato e negato le azioni turpi compiute dalle truppe del padre politico Tito, al quale fu conferita persino la massima onorificenza dello Stato: uno schiaffo alla memoria. Le cose però stanno cambiando e il ricordo di quegli italiani (nelle parole di Giorgia Meloni, “italiani due volte: per nascita e per scelta”) viene valorizzato da una destra che non lascia indietro nessuno. Arriva al Parlamento europeo, oltre i confini italiani, una mostra organizzata da Fratelli d’Italia e dai Conservatori di Ecr, voluta dall’onorevole Stefano Cavedagna, europarlamentare per FdI. È lui a darci le coordinate dell’evento.

Onorevole, di cosa si tratta?

«Dopo ben ottanta anni dalla tragedia e l’eccidio dei martiri delle foibe e l’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, dopo vent’anni dall’approvazione da parte del Parlamento italiano della legge che ha istituito nel 10 febbraio il Giorno del Ricordo, grazie anche al lavoro del centrodestra e dell’allora Governo Berlusconi, finalmente riusciamo per la prima volta a organizzare una mostra dedicata ai Martiri delle Foibe al Parlamento europeo di Strasburgo. Si terrà durante i lavori della sessione plenaria, dal 10 al 13 febbraio, con l’inaugurazione che si terrà il 10 febbraio e che sarà trasmessa anche da La Voce del Patriota, alle ore 18, assieme a tanti amici: la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, il capo-delegazione di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, il co-presidente del gruppo dei Conservatori europei, Nicola Procaccini.»

Cosa sarà possibile vedere in questa mostra?

«Ho avuto l’onore di organizzare questa mostra che sarà organizzata con 24 pannelli che partiranno dalla storia di quei territori, delle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia, della grande presenza storica di italiani in quella regione, dalle prime tensioni durante la dominazione asburgica che ha purtroppo acuito le tensioni con il mondo slavo, fino ad arrivare ai giorni più vicini quando la guerra ha portato purtroppo alla possibilità delle truppe comuniste di Tito di conquistare dei territori, di infoibare gli italiani e di portare molti di questi all’esodo.»

Insomma, sembra che un tema così storicamente bistrattato in passato, stia ricevendo l’attenzione che merita.

«Finalmente oggi possiamo condannare il comunismo anche a livello europeo e possiamo creare una memoria condivisa anche per dei popoli d’Europa, di fronte a una delle tragedie più gravi che ha subito la nostra Patria.»

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