Foibe. Menia (FdI): Anpi e Gobetti negazionisti su Treno del Ricordo

“Con una certa stanchezza, da anni, sono costretto a sentire le tesi negazioniste del sedicente storico Eric Gobetti (famoso per i suoi pellegrinaggi al monumento del maresciallo Tito) a proposito delle foibe e della nostra tragedia di esuli istriani, fiumani e dalmati. Non sapevo, comunque, che lo stesso possedesse anche la palla di vetro, giacché riesce difficile altrimenti comprendere come possa – non essendo ancora allestito né partito – affermare che il ‘Treno del Ricordo’ che attraverserà l’Italia ‘porterà con sé un’esposizione talmente intrisa di semplificazioni e scorrettezze storiche da far credere allo studioso che l’ha visitata di essere immerso in una realtà distopica dove, per dirla con Orwell, la ripetizione ossessiva di slogan falsi rende vere le bugie”. La verità è che il falsificatore della storia di professione è proprio lui e non sorprende che sia ospitato sulle pagine del periodico ufficiale dell’Anpi, ‘Patria indipendente’, organizzazione che sempre più si distingue per le sue posizioni negazioniste o giustificazioniste. Nei giorni scorsi, ad esempio, l’Anpi si è opposta al monumento che a Cividale del Friuli ricorderà Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile, violentata ed infoibata, affermando che ‘non è un’operazione neutra ma piuttosto l’ennesima iniziativa ideologica, volta a parole a ricordare una persona ‘uccisa perché italiana’ (anche se in Istria in quel periodo a moltissimi italiani non fu torto un capello), ma che nei fatti celebra l’italianità più violenta e aggressiva’. Condivido le parole del rabbino capo di Roma, Di Segni, che, di fronte alla partecipazione dell’Anpi a manifestazioni rivelatesi antisemite, ha dichiarato che ‘l’Anpi di oggi non è più quella di un tempo, i leader si sono dimenticati gli scopi istituzionali e stanno facendo delle battaglie che non si rendono conto che contraddicono i loro scopi istituzionali’. Personalmente faccio fatica a capire per quale motivo e con quali titoli quest’associazione continui ad essere oggi finanziata dallo Stato. Per averlo dichiarato in Parlamento, mi trovo ora citato in giudizio dal presidente dell’Anpi per danni. Ma ovviamente non cambio idea”.

Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, padre della legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

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