Foibe. Speranzon (FdI): Stop finanziamenti a chi nega o giustifica tragedia

“Solo su una cosa sono pienamente d’accordo con il collega senatore dell’ex Partito Comunista Italiano, ora Pd, Andrea Martella: come con coraggio in questi giorni sottolineato anche dal presidente della Repubblica, la storia delle foibe e degli esuli istriani e giuliano-dalmati va raccontata in maniera corretta, equilibrata e senza politicizzazioni, scontri, negazionismi o riduzionismi”. Lo dichiara in una nota il senatore Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia. “Pertanto – continua -, nel caso delle tragedie nel confine nord-orientale, i difensori morali di chi ha perpetrato violenze non sono i più indicati a parlare di questi argomenti, a meno che non facciano mea culpa”. “Non va dimenticato – osserva il parlamentare di FdI – che certe associazioni per decenni, in malafede, hanno negato l’esistenza di migliaia di italiani morti infoibati. Ricordiamo, inoltre, il dramma vissuto dai 350mila esuli istriani e giuliano-dalmati, fuggiti dalle violenze dei partigiani comunisti nelle loro terre e aggrediti, una volta giunti in altre parti d’Italia, dai militanti comunisti e purtroppo anche socialisti della Cgil”. Speranzon quindi aggiunge: “Siccome questi fatti li conosce anche un ex comunista istruito come Martella, concorderà lui con me che è opportuno finanziare le associazioni che diffondono la verità e la memoria del Giorno del Ricordo e non le associazioni che faticano a condannare senza appello i crudeli esecutori di quello scempio perpetrato dai comunisti a guerra finita”. “In questo senso – prosegue il senatore – bene che in Parlamento si stia finalmente affrontando la questione dell’opportuna cancellazione dell’onorificenza a Tito Broz, il maresciallo assassino, ma – conclude Speranzon – occorre anche fermare i finanziamenti a chi nega, giustifica o riduce la tragedia delle foibe e dell’esodo”.

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