Fondo per i comprensori sciistici, più fondi al Veneto. De Carlo (FdI): “Soddisfatti, ma provvedimento ancora troppo sbilanciato verso il Trentino Alto Adige”

“Abbiamo cercato di migliorare il Fondo per la montagna previsto dal Decreto Sostegni, provando a riequilibrare la ripartizione delle risorse su tutte le regioni, tanto che è stato approvato l’emendamento sul mondo dello sci che vede me come primo firmatario. Purtroppo, il testo finale è ancora troppo sbilanciato a favore del Trentino Alto Adige, ma già dal prossimo decreto faremo battaglia perché ci siano più risorse, soprattutto per il Veneto”: il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo commenta così l’approvazione del suo emendamento in merito all’istituzione del Fondo per la montagna destinato alle attività dei comprensori sciistici che hanno visto annullata la stagione turistica invernale, come ad esempio realtà commerciali, impianti di risalita e scuole e maestri di sci.
Sui 700 milioni di euro che costituiscono il fondo, al Veneto andranno poco meno di 25 milioni di euro, contro il doppio destinato alla Provincia di Trento (50,6 milioni) e i 64,4 milioni della Provincia di Bolzano: “Non è quello che avremmo voluto, perché avremmo voluto estendere i sostegni anche alle aree sciistiche oltre che ai comprensori, ma soprattutto perché ci sono ancora troppe risorse per le realtà autonome. Evidentemente, la maggioranza ha preferito ancora una volta coccolarsi Trento e Bolzano, invece che aiutare equamente tutte le regioni colpite dalla chiusura invernale, Veneto in primis. Con il mio emendamento, siamo comunque riusciti a migliorare il testo iniziale a favore delle nostre attività e ad ottenere una ripartizione diversa, che darà un po’ più di ossigeno alle nostre imprese turistiche”.
De Carlo e Fratelli d’Italia guardano già al Decreto Sostegni Bis: “Abbiamo già strappato l’impegno a rifinanziare il Fondo; governo e maggioranza parlano di 100 milioni di euro, ma per noi non sono sufficienti. Presenteremo quindi certamente un emendamento chiedendo almeno di raddoppiare queste risorse e di cambiare radicalmente i criteri di ripartizione, trovando soluzioni che non penalizzino ancora una volta il Veneto”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati