Fotovoltaico, Rampelli (FdI): sostenitori dei pannelli in aree agricole hanno denti buoni?

“Prima di consumare un solo metro quadrato di area agricola occorre sfruttare le superfici degradate, le tante zone urbanisticamente compromesse, le aree industriali, porti, aeroporti, parcheggi, tetti e terrazzi, edifici scolastici, universitari, ospedalieri e case popolari non di pregio, dighe, strade, autostrade e ferrovie, almeno nell’attraversamento dei centri urbani, periferie delle città… C’è una quantità illimitata di superfici da utilizzare prima di intaccare la capacità produttiva dei nostri agricoltori che serve a rispondere a un bisogno primario, precedente anche all’emergenza energetica, quello alimentare e prima di devastare il paesaggio italiano tutelato dall’art. 9 della Costituzione.

Il silenzio degli ambientalisti è sospetto… Non è che le imprese del settore finanziano le loro silenti associazioni? Ci fareste vedere i vostri bilanci?
O forse hanno semplicemente buone dentature e possono nutrirsi di alluminio e silicio… Per quanto il fotovoltaico ci leghi mani e piedi alla Cina per via della dipendenza dalla materia prima, che almeno non si intacchi la già parziale indipendenza alimentare.
Pannelli agri e fotovoltaici sono compatibili con la preservazione delle aree agricole, ci sono alternative… Per quale motivo non dovrebbero essere perseguite?

Pieno sostegno al governo e al ministro Lollobrigida per questo urgente provvedimento di interdizione al proseguio della devastazione delle zone fertili e pregiate della nostra agricoltura e, anzi, previsione del trasferimento dei parchi fotovoltaici esistenti in aree compatibili non coltivabili”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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