“Oggi, a 51 anni da quella tragedia, la più grande soddisfazione è stata quella di vedere le istituzioni della Repubblica -tutte Governo, Comune di Roma e Regione Lazio- una a fianco all’altra per rendere omaggio e riconoscere una responsabilità: quella di non essere riusciti allora ad arginare questa violenza così cinica e aberrante. Risuonano le parole della sorella Antonella Mattei, lei che ha avuto il cuore spezzato da un dolore mai più ricomponibile, ‘io sono invitata nelle scuole a parlare di non violenza. Io –dice Antonella- che l’ho subìta in modo frontale intorno però intorno a me chi usa parole violente e incita alla violenza’. Nessuna contraddizione aggiungo.
La non violenza dev’essere il culto al quale far abbeverare tutti i ragazzi. La non violenza è la migliore rappresentazione dell’impegno politico e sociale. La via più coraggiosa. E allora, l’impegno che chiedo a questo Parlamento è di non lasciare spazio a nessun tipo di violenza, a nessun tipo di giustificazione. Il giustificazionismo lo conosciamo e non ha mai portato a nulla di buono. Un saluto caro a tutti i ragazzi che sono stati uccisi negli Anni ’70, anni di passione, di piombo, di sangue, ragazzi di destra di sinistra, che avevano il desiderio di mettersi a disposizione della comunità. Hanno cercato, chi da una parte chi dall’altra, di migliorare l’Italia. Ma sono stati strumentalizzati da chi ha giocato la partita della strategia della tensione per mantenere il potere. Vorrei che il sacrificio di Virgilio, 22 anni e Stefano di 8, e quello di tutti i ragazzi di tutti gli schieramenti arrivasse ai giovani di oggi affinché sia definitivamente archiviata ogni forma di intimidazione, aggressione, violenza”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo in aula in memoria della morte dei Fratelli Mattei nel 51^ anniversario della tragica uccisione.