“Una sentenza esemplare quella adottata dal tribunale civile di Firenze, che ha condannato i genitori di uno studente responsabile di una violenza sessuale, perché non lo hanno educato al rispetto della donna”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Donatella Campione, commentando la sentenza del giudice di Firenze che ha condannato i genitori di un sedicenne, già condannato in sede penale per violenza sessuale nei confronti di una compagna di liceo, avvenuta nel 2015 dopo averla trascinata nel ripostiglio della scuola, a un risarcimento quantificato in 27mila euro.
“Chiamare i genitori a rispondere civilmente per la violenza compiuta dal figlio significa dare un ruolo di primo piano ai genitori nella condotta dei figli, richiamare la famiglia al ruolo educativo dal quale non si può prescindere per sradicare alla radice i comportamenti violenti dei più giovani. Quando parliamo di cultura del rispetto dobbiamo partire proprio dalla famiglia e dal ruolo fondamentale della scuola. Si tratta della cosiddetta ‘culpa in educando’ prevista dall’articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali sul cui principio si fonda anche la responsabilità prevista dal ddl Valditara per i genitori degli studenti che aggradiscono gli insegnanti- sottolinea la senatrice Campione, che è anche componente della commissione contro la violenza sulle donne – il che ricorda agli italiani che le leggi ci sono. Spesso vanno solo applicate e fatte rispettare”.
