Gentiloni dà ragione alla Meloni: Conte ha sempre detto bugie sui fondi Pnrr

È da quasi quattro anni che Giuseppe Conte racconta di un fantomatico incontro con i leader europei risalente al luglio del 2020, mese in cui, dopo la lunga chiusura per via del lockdown, l’allora Presidente del Consiglio si sarebbe presentato nelle vesti di un supereroe italico nelle sedi dell’Unione europea pronto a difendere i suoi amati cittadini e, sbattendo i pugni sui tavoli di fantomatiche e lunghissime trattative, sarebbe riuscito a ottenere i 200 miliardi e oltre contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 200 miliardi, insomma, arrivati solo grazie al magistrale impegno di Giuseppe Conte, un nuovo eroe dei due mondi che ha assicurato al suo Paese “un sacco di soldi” lasciando “una Ferrari” nelle mani del nuovo governo di centrodestra, che l’ha succeduto. Ecco, questo è ciò che lui asserisce da mesi e, probabilmente, riservandogli il beneficio del dubbio, riconoscendo a priori una certa buona fede nelle sue parole, è quello che lui crede, nella sua testa, di aver fatto.

Le fake news di Conte in campagna elettorale

Ma non è così. La smentita arriva da un altro italiano, l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (uno che con la destra ha poco a che fare), attualmente commissario europeo per gli Affari economici e monetari. Una smentita clamorosa: maggiore è la bugia detta, più è plateale la sua smentita. E così, dopo aver basato un’intera campagna elettorale urlando ai quattro venti di aver dato la possibilità agli italiani di ristrutturare “gratuitamente” le loro case e di aver salvato l’economia italiana grazie al lavoro per ottenere i 200 miliardi di euro del Pnrr, si è d’un tratto scoperto che nessuna casa è stata ristrutturata gratuitamente, ma anzi pagando un prezzo che (per ora) raggiunge i 220 miliardi di euro, e che i fondi del Pnrr non sono derivati da una lunga trattativa dalla quale il governo Conte bis sarebbe uscito vittorioso, come lo stesso Conte ha voluto farci credere.

La pesante smentita di Gentiloni: “Nessuna trattativa, fondi decisi da un algoritmo”

È venuto fuori, infatti, che la divisione dei fondi del Pnrr non è derivata dalla prova di forza dei vari governi seduti al tavolo delle trattative, ma da un mero algoritmo. Lo ha rivelato Gentiloni in un’intervista contenuta nel libro “Nelle vene di Bruxelles” e pubblicata da Il Corriere della Sera. “Tutti questi soldi [i quasi 800 miliardi di euro investiti dall’Europa nel Pnrr, n.d.r.] sono stati dati in base a un algoritmo ai vari Paesi”, ha detto il commissario. E dinnanzi allo stupore del suo intervistatore, che gli chiede “ma non li abbiamo ottenuti grazie a una lunga battaglia?”, Gentiloni rincara la dose: “Parlo delle quote di finanziamento assegnate ai diversi Paesi. Non sono state negoziate dai capi di governo. Sono state ricavate da un algoritmo che è stato tra l’altro ideato e definito da due direttori generali (entrambi olandesi)”. Poi la batosta finale: “C’è un po’ di retorica italiana sul fatto che abbiamo conquistato un sacco di soldi. Non è vero. L’Italia è il settimo Paese in termini di rapporto tra soldi ricevuti e Pil. Ci sono altri che in termini relativi hanno portato a casa molto di più, dalla Spagna alla Croazia. Sempre grazie all’algoritmo”. Dunque: Conte non può accaparrarsi i meriti (cosa che invece fa) di aver ricevuto 200 miliardi di euro dall’Europa, cifra che tra l’altro non può essere definita un grandissimo bottino di fronte alle somme ricevute da altri Paesi. Parole non da poco: la rivelazione di Paolo Gentiloni mette Giuseppe Conte davanti alle sue stesse responsabilità. Le responsabilità di aver continuato, per mesi, a ricoprire l’elettorato di fake news che, piano piano, stanno venendo a galla. Perché vengono sempre a galla, le bugie, come ci insegna la fiaba di Pinocchio.

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