Georgia: Terzi (FdI): riprenda al più presto il cammino europeo. Invertire rotta per sostenere percorso verso l’Ue e NATO

Si è tenuta questa mattina un’audizione in videoconferenza della Presidente della Georgia, Salomè Zourabichvili, presso la Commissione Politiche dell’Unione europea e la Commissione affari esteri del Senato. Il Sen. Giulio Terzi (FdI), che ha presieduto l’audizione, ha ringraziato la Presidente georgiana ed espresso solidarietà con il popolo georgiano per la fase molto complicata che sta attraversando, e rammarico per la decisione del governo georgiano di sospendere il processo di adesione all’Unione europea fino al 2028.

“Siamo pronti a sostenere le aspirazioni europee del popolo georgiano e il percorso del Paese verso l’Unione europea e la NATO, ma solo qualora le autorità georgiane invertano l’attuale rotta”. In tal senso – ha detto Terzi – “in vista del Consiglio europeo abbiamo discusso e votato in Senato una risoluzione di indirizzo al Governo con cui abbiamo invitato la Premier Giorgia Meloni a intraprendere ogni opportuna iniziativa per sostenere il desiderio del popolo georgiano di proseguire nel percorso di adesione all’Unione europea, lavorando per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà su cui si fonda l’Unione. E da questo punto di vista, non possiamo non esprimere le nostre preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi democratica a seguito delle recenti elezioni parlamentari e dei brogli elettorali. C’è anche una fortissima preoccupazione per la violenza che le forze governative stanno adoperando contro i manifestanti pacifici, i politici e i rappresentanti dei media. Tutti gli atti di violenza dovranno essere indagati e i responsabili dovranno rispondere delle loro azioni”.

Da parte sua, rispondendo alle domande di alcuni Senatori, la Presidente Zourabichvili ha confermato la criticità della situazione, fissando l’inizio della crisi ben prima delle elezioni con la trasformazione del partito Sogno Georgiano da pro-Ue a partito filorusso. Una trasformazione che, con l’esclusione finora della Presidenza della Georgia, ha messo le istituzioni sotto il controllo totale di Sogno Georgiano e quindi della Russia. Ciò è avvenuto in primis attraverso due atti: la Commissione Elettorale, condizionata da un presidente nominato dal partito Sogno Georgiano; il controllo del sistema giudiziario, anch’esso condizionato all’esecutivo dopo aver cancellato le riforme costruite con l’UE ed aver intentato per ben due volte l’impeachment della Presidente Zourabichvili.

La Presidente ha poi attribuito l’esito delle elezioni del 26 ottobre alla violazione dei princìpi di universalità e riservatezza. Del milione circa di cittadini che costituiscono la diaspora georgiana, solo 34.000 hanno potuto votare. Inoltre, schede elettorali elettroniche con un sistema di verifica assai discutibile – ha spiegato Zourabichvili – hanno permesso il voto multiplo e la violazione della riservatezza. A ciò – ha aggiunto la Presidente – vanno aggiunte frodi avvenute con la manipolazione delle schede elettorali, intimidazioni e, per quanto riguarda il post-elezioni, il respingimento di ogni denuncia presentata sia nei tribunali distrettuali che in Corte costituzionale.

Le elezioni sono state organizzate e tenute in “stile russo” – ha dichiarato la Presidente Zourabichvili – con una strategia di disinformazione basata su video identici a quelli messi in circolazione nelle elezioni russe. Una guerra ibrida, meno diretta e meno costosa rispetto a quella militare contro l’Ucraina, che riguarda tutti i Paesi europei, a cominciare dalla Georgia e suoi Paesi vicini che si avvale in particolare di tiktok. Putin, secondo la Presidente, mira a recuperare il controllo sul Caucaso e sul Mar Nero per indebolire i progetti infrastrutturali e le rotte commerciali dell’UE dopo le sanzioni imposte da Bruxelles a seguito dell’aggressione russa dell’Ucraina. Perciò i Paesi investiti dalla guerra ibrida di Putin sono quelli che si affacciano sul Mar Nero. La Presidente ha anche ricordato come Sogno Georgiano si fosse impegnato a non ripresentare la legge sulle ONG che avrebbe impedito significativamente la loro agibilità nel Paese. La legge è stata invece riproposta e le proteste che si sono subito prodotte non hanno purtroppo centrato l’obiettivo. Le manifestazioni continuano e oggi vi è un duplice obiettivo: non riconoscimento del risultato elettorale e organizzazione di nuove elezioni. A tal fine, è necessario arginare la disinformazione russa e proseguire con l’allargamento dell’UE affinché l’Europa divenga una vera potenza nel mondo.

In conclusione, Terzi ha ribadito “l’importanza che l’Italia e gli Stati membri dell’UE proseguano nello sforzo di stabilizzazione democratica della Georgia perché Tbilisi riprenda al più presto il cammino europeo, e si operi per l’accrescimento del ruolo strategico dell’UE. È necessario vedere l’allargamento europeo soprattutto in funzione geopolitica nello scenario mondiale. In questo senso, è non è possibile affrontare discussioni e valutazioni sui singoli parametri e capitoli di adesione di alcuni dei Paesi candidati poiché l’influenza e la pressione della guerra ibrida russa falsa gli stessi. L’interesse primario deve essere quello del rafforzamento geopolitico dell’UE attraverso l’allargamento.”

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